Quanto costa vivere a Milano? Tanto, tantissimo. Ormai non è una novità ma alcuni numeri fanno sempre il loro effetto. Uno su tutti: secondo i dati di immobiliare.it, l’affitto nel capoluogo porta via in media il 51% dello stipendio. Insomma più della metà di ciò che viene guadagnato mensilmente viene “bruciato” per pagare l’affitto, una situazione che continua a peggiorare visto che mentre i prezzi delle case salgono, lo stesso non si può dire dei salari.
Quanto costa vivere a Milano e quanto nelle altre città
Non va molto meglio nelle altre grandi città: a Bologna vivere in affitto costa in media il 43% dello stipendio, a Firenze si sale al 48%. Va meglio a Roma, dove la percentuale scende al 36%, e a Napoli con il 37%. Fanno eccezione Torino (costo medio del 26%) e Genova (23%). Insomma Milano regna in questa classifica e ormai non fa più notizia, visto che il tema caro affitti è sempre più attuale.
Quanto costa vivere a Milano, perché questi aumenti
Diversi i motivi che hanno portato all’aumento del costo degli affitti negli ultimi cinque anni. Da una parte l’aumento della domanda (+30%) – visto che il mutuo è qualcosa che sempre meno persone possono permettersi -, dall’altra la diffusione degli affitti brevi che riducono l’offerta di case sul lungo periodo facendone aumentare il prezzo. Insomma un problema complesso su cui ancora non sembrano esserci iniziative concrete.
Quanto costa vivere a Milano: verso nuovi aumenti?
Nel 2023 l’aumento medio annuale dei prezzi degli affitti è pari all’11,9% per tutte le tipologie di immobili, ma con l’inizio dell’alta stagione turistica, l’offerta di alloggi residenziali in affitto rischia di ridursi ulteriormente. Inoltre con l’inizio del nuovo anno accademico in autunno e la ricerca di un alloggio da parte di studenti e giovani professionisti, uno squilibrio ancora maggiore tra domanda e offerta potrebbe far lievitare ulteriormente i prezzi.
