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28. 04. 2024 19:28

Volontari e studenti «liberano» Parco Trotter dai rifiuti: la rinascita del grande spazio verde

In azione Ami e i ragazzi del liceo scientifico Carducci di Milano

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Una mattinata a raccogliere scarti e rifiuti per dare una nuova vita al Parco Trotter di Milano, situato tra via Padova e via Giocosa. Questo è quanto successo ieri in una delle aree verdi più rappresentative e caratteristiche della città, grazie al supporto di Amsa e di decine e decine di volontari. Proprio questo spazio è stato infatti il luogo per la chiusura del progetto “Il Pianeta che Ami: giovani in azione per l’ambiente“. Un percorso di educazione ambientale realizzato da Ambiente Mare Italia in collaborazione con la rappresentanza a Milano della Commissione europea che, nel corso dell’anno, ha coinvolto migliaia di bambini e studenti meneghini-

La rinascita di Parco Trotter

A partecipare alla raccolta di carte, cartacce, mozziconi di sigarette, bottiglie di plastica, fogliame e molto altro ancora sono stati, nella giornata di sabato 13 maggio 2023, prima di tutto, coloro che fanno parte del gruppo “Amici del Parco Trotter”, protagonisti in questa occasione con i volontari di Ambiente Mare Italia e gli studenti del liceo scientifico Carducci di Milano.

L’iniziativa, avvenuta nella giornata di Urban Clean Up, ha visto la partecipazione della rappresentanza a Milano della Commissione europea ed è stata realizzata anche grazie al patrocinio del Municipio II del Comune. Così, giovani e adulti si sono armati di pinze, scope e palette, si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito il parco da circa una tonnellata di rifiuti e foglie. E tutto nel giro di qualche ora.

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parco trotter
Parco Trotter

Oltre alla raccolta degli scarti, presso il Parco Trotter c’è stato anche un momento di riflessione condivisa sull’importanza della lotta al cambiamento climatico e sui danni dovuti all’inquinamento a Milano, in Italia in tutto il resto del mondo.

Il commento di Ami

Emma Profeta, educatrice scolastica di Ami specializzata in temi ambientali, ha ricordato che per combattere il climate change «si può partire dagli scaffali del supermercato, e dalla scelta di preferire alcuni prodotti ad altri. Invece della verdura già imballata – ha suggerito – sarebbe opportuno scegliere quella sfusa», ad esempio.

E ancora: «Devo dire che i ragazzi si sono da subito dimostrati sensibili all’argomento – ha proseguito l’educatrice di Ambiente Mare Italia – anzi, sono stati loro a proporre soluzioni per ridurre il consumo di plastica e trattare meglio il nostro pianeta».

Da Ami inoltre hanno fatto sapere che, ad oggi, purtroppo, «non possiamo fare a meno di ricordare che ogni anno almeno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari e, ad oggi, si stima che vi siano più di 150 milioni di tonnellate di plastica negli oceani».

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