A novembre 2020 Covivio, insieme a Coima SGR e Prada Holding S.p.A., si è aggiudicata la gara per l’acquisto e la successiva rigenerazione dello scalo di Porta Romana. L’acquisizione dell’area è costata 180 milioni di euro. Lo Scalo di Porta Romana a Milano si colloca nel settore urbano sud, nell’area compresa fra il ponte di via Ripamonti, a ovest, e il ponte di corso Lodi, a est, a ridosso della storica cerchia viabilistica esterna. Ha ospitato lo scalo ferroviario ora dismesso di “Milano Porta Romana”. L’area si estende per una superficie di circa 190.000 metri quadrati e sarà sede del Villaggio Olimpico per ospitare gli atleti delle Olimpiadi Invernali del 2026.
Il progetto che sta dietro alla rigenerazione dello scalo di Porta Romana a Milano
Il progetto avrà una destinazione mista: all’interno dello scalo Coima svilupperà la componente residenziale libera e agevolata e il Villaggio Olimpico, che al termine delle competizioni sarà trasformato in uno studentato con circa 1.700 posti letto. Covivio curerà invece lo sviluppo di uffici di nuova generazione nel quadrante orientale (East Gate) dell’area dello Scalo, flessibili e sostenibili. L’operazione è stata perfezionata a novembre 2022. Sempre nel 2022 il Fondo Porta Romana ha annunciato l’avvio dei lavori di scavo nell’area dello Scalo di Porta Romana dedicata al Villaggio Olimpico e la cui progettazione è stata affidata a Skidmore, Owings & Merrill – SOM. I lavori di costruzione sono iniziati a gennaio 2023 dopo aver ottenuto, a fine dicembre 2022, dal Comune di Milano il Permesso di Costruire il Villaggio Olimpico. La consegna è prevista a fine luglio 2025.
La rigenerazione dello scalo di Porta Romana, molto più che il semplice villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026
«Oggi chi passa da quelle parti può vedere uno vero e proprio cantiere, ordinato e già operativo – le parole di Alexei Dal Pastro, Amministratore Delegato Italia di Covivio – anche se qui si va ben oltre il villaggio Olimpico. Noi siamo infatti più focalizzati sulla parte che si prospetta su Piazzale Lodi, destinata ad uno sviluppo su 70mila metri quadrati di uffici; ci sarà anche una componente retail, con alcune attività commerciali, ma il nostro progetto di punta è lo sviluppo di un’are anche sia un punto di riferimento a Milano e in Europa, che possa accogliere studi di progettazione internazionali. Un prodotto assolutamente moderno ed evoluto, ma per fare questo c’è bisogno di tempo, non saremo pronti prima del 2026-2027».
