La decisione sull’estradizione in Ungheria di Gabriele Marchesi, il giovane milanese di 23 anni accusato di aver partecipato (insieme ad Ilaria Salis) ad una rissa con neonazisti a Budapest lo scorso 10 febbraio 2023, è stata momentaneamente sospesa. Marchesi è stato posto ai domiciliari su mandato d’arresto europeo, in attesa di ulteriori sviluppi.
Gabriele Marchesi, la Corte d’Appello di Milano: resta ai domiciliari
La Corte d’Appello di Milano ha deciso che Gabriele Marchesi rimarrà agli arresti domiciliari, in attesa che il ministero della giustizia ungherese fornisca informazioni sulla possibilità di applicare una misura alternativa alla detenzione in carcere, come gli arresti domiciliari in Italia. Questo potrebbe aprire la strada anche per Ilaria Salis, coinvolta nello stesso caso. Secondo l’avvocato Eugenio Losco, difensore di Marchesi, la decisione della corte è “interessante” e potrebbe avere implicazioni significative per entrambi gli imputati.
Gabriele Marchesi, udienza aggiornata al 28 marzo
L’udienza è stata aggiornata al 28 marzo. Il sostituto procuratore generale di Milano, Giulio Benedetti, ha sottolineato la necessità di informazioni dettagliate sul trattamento sanitario nelle carceri ungheresi, definendolo una “questione impeditiva” per l’estradizione.
Il rappresentante della procura generale ha citato un precedente della Corte di Cassazione riguardante un caso di estradizione verso la Georgia, evidenziando che, nonostante i problemi del sistema carcerario italiano, se un detenuto versa in condizioni gravi può essere ricoverato in un reparto ospedaliero.