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15. 05. 2024 18:27

Smog a Milano, i numeri parlano di anno migliore come qualità dell’aria ma lo scenario in realtà è negativo

Buone notizie (almeno apparentemente) per quanto riguarda lo smog a Milano

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Buone notizie (almeno apparentemente) per quanto riguarda lo smog a Milano. Se si analizza la presenza di PM10, le polveri sottili che spesso causano problemi respiratori, il 2023 sembra poter essere l’anno in cui la qualità dell’aria raggiungerà livelli ottimali rispetto agli anni passati. Tuttavia, sarebbe ingenuo pensare che questo sia motivo di grande soddisfazione.

Smog a Milano, le soglie

Attualmente le soglie imposte risalgono al lontano 2008, lasciando ampi margini di miglioramento per la tutela della salute. Infatti, le nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità affermano che i valori di PM10 restano ancora lontani da un limite accettabile, mentre la vera emergenza riguarda le polveri sottilissime (PM2,5), che rappresentano una reale sfida per le politiche ambientali dei prossimi anni. Tuttavia, non bisogna rimanere indifferenti al cambiamento positivo che sta avvenendo, e speriamo che il miglioramento del 2023 possa essere solo il primo passo per il raggiungimento di livelli di qualità dell’aria accettabili per la salute di tutti.

Smog a Milano, i numeri

Secondo le attuali norme, il limite dei 50 microgrammi per metro cubo non dovrebbe essere superato per più di 35 giorni all’anno. Tuttavia, nel 2022, la stazione di rilevamento migliore (Verziere) ha registrato 44 superamenti mentre la peggiore (via Senato) ne ha avuti 84. Nel 2023, fino ad ora, ci sono stati 35 superamenti in via Senato, 33 in viale Marche, 26 in via Pascal e solo 13 al Verziere, con un notevole calo generalizzato.

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Smog a Milano, le linee guida

Le linee guida dell’OMS richiedono un limite giornaliero di 45 microgrammi per metro cubo, che non dovrebbe essere superato per più di 3 o 4 giorni all’anno. Milano attualmente si trova ancora lontana da una qualità dell’aria accettabile rispetto a questa soglia sanitaria. Inoltre, per quanto riguarda il particolato sottile, esiste solo una soglia media di concentrazione nell’arco dell’anno, fissata a 25 microgrammi per metro cubo. Nel 2022, in una stazione di rilevamento (Senato), quel limite è stato superato, mentre negli altri due centri di rilevamento (via Pascal e viale Marche) il valore è rimasto sotto la soglia.

Smog a Milano, l’analisi dei dati

L’analisi dei dati delle centraline Arpa, resi disponibili fino al 25 novembre scorso, evidenzia che il limite di 25 microgram per metro cubo è stato superato diverse volte in alcune zone di Milano. Nello specifico, la centralina di Via Senato ha registrato 67 superamenti, quella in Viale Marche 59, e quella in Via Pascal 48. Va tuttavia sottolineato che, secondo la direttiva vigente sulla qualità dell’aria, tali superamenti non sono considerati rilevanti dal momento che il parametro in questione non è tra quelli “osservati”.

Per valutare le concentrazioni di Pm2,5 nell’aria di Milano, bisogna invece confrontarsi con le linee guida dell’OMS che verranno allineate dalla nuova direttiva europea. Secondo tali indicazioni, il limite medio giornaliero per il Pm2,5 dovrebbe essere di 15 microgram per metro cubo, e questa soglia non dovrebbe essere superata più di 3 o 4 volte all’anno. Al momento, le concentrazioni registrate a Milano nel corso del 2023 hanno superato ampiamente tale limite, con perduranti superamenti verificatisi per ben 48, 59 e 67 volte nelle centraline considerate.

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