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03. 05. 2024 16:56

Domenica in piazza al grido «Stop al nuovo codice della strage»

A Milano una pedalata e un presidio per chiedere maggior sicurezza e dire no alla riforma

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Si chiama Stop al nuovo codice della strage la campagna di mobilitazione nazionale che dal 9 al 12 marzo interesserà diverse città italiane per dire no al disegno di legge (DDL 1435, presentato dal ministro delle delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini) che intende cambiare il codice della strada attuale, con una serie di modifiche, che i comitati organizzatori ritengono peggiorative, in una situazione italiana (anomalia europea) dove in strada muoiono 53 persone per ogni milione di abitanti.

A Milano domenica marzo sono previsti due momenti dedicati alla protesta: alle 15.30 il coordinamento milanese dei movimenti della coalizione Città delle persone organizza una pedalata in partenza alla Triennale. Alle 17.00, invece, si terrà un presidio in Largo Undici Settembre, angolo corso Monforte, vicino alla Prefettura.

Stop al nuovo codice della strage, le motivazioni

Ma contro cosa si protesta? Secondo gli organizzatori della manifestazione «la riforma viene proposta “per salvare vite in strada”, ma nella sostanza prefigura il persistere della strage. Infatti, limita pesantemente l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, attacca e depotenzia ZTL, aree pedonali, sosta regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica. Misure che ci allontanano dagli obiettivi del Piano Sicurezza Stradale 2030».

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E ancora: «La proposta di riforma da una parte promuove “misure-vetrina”, come l’inasprimento di alcune pene o l’alleggerimento delle limitazioni ai neopatentati, e dall’altra strizza l’occhio a chi vìola sistematicamente le regole. Vengono meno i presupposti per la tutela di chi è più vulnerabile e si indebolisce la convivenza tra i diversi utenti della città».

Gli attivisti chiedono invece di agire sulla moderazione della velocità, non solo attraverso i limiti, ma anche con controlli e ridisegno dello spazio pubblico, il potenziamento del trasporto pubblico, l’agevolazione di percorsi verso le città a 30 all’ora.

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