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26. 04. 2024 12:02

«Gli eredi del fascismo a Palazzo Chigi»: polemica alla cerimonia per la strage di piazzale Loreto

Milano ricorda i martiri a 78 anni dall'eccidio, ma l'intervento del figlio di una delle vittime fa discutere

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Dopo 78 anni Milano non dimentica i martiri della strage di piazzale Loreto, i quindici partigiani fucilati il 10 agosto del 1944 dai nazifascisti della legione Ettore Muti per ordine del comando nazista. Come ogni anno la città ha ricordato le vittime dell’eccidio nel corso di una cerimonia davanti al monumento a loro dedicato, in piazzale Loreto, dove furono fucilati.

Strage di piazzale Loreto, l’intervento di Fogagnolo

Durante la commemorazione però ha suscitato polemiche l’intervento di Sergio Fogagnolo, figlio di Umberto, uno dei partigiani assassinati 78 anni fa. «Il 25 settembre quando voteremo inorridisco pensando che 100 anni dopo la marcia su Roma gli eredi del fascismo possono prendersi Palazzo Chigi e mettere mano alla Costituzione», ha dichiarato Fognagnolo.

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L’Anpi si dissocia

Nel suo intervento, Fogagnolo ha anche definito il leader della Lega, Matteo Salvini, «ministro dell’Interno con vocazione totalitaria». Dichiarazioni che hanno fatto molto discutere. Il presidente di Anpi Milano, Roberto Cenati, ha subito preso le distanze dalle parole di Fognagnolo: «Sono considerazioni che non c’entrano nulla con la commemorazione».

FdI a Fogagnolo: «Avversari, non nemici»

«Gli avversari vanno rispettati, come anche quello che sarà il voto degli italiani. La democrazia non è una luce intermittente di Natale che si accende e si spegne per proprio tornaconto». Così il capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Milano, Riccardo Truppo, ha commentato le parole pronunciate da Fogagnolo. «Fratelli d’Italia rispetta tutte le posizioni politiche, perché esistono solo avversari politici e non nemici. Questa sinistra debole e legata al passato non ha a cuore i bisogni degli italiani e il futuro dell’Italia, e vuole appunto creare nemici per guadagnare il consenso perso – ha concluso -. Non capiscono che ormai gli elettori sono preparati a queste strategie e non cascano più in questo gioco al ribasso».

Il messaggio di Cenati

«La strage di piazzale Loreto non fu un’esecuzione ma una carneficina – ha ricordato Cenati -. Un eccidio che Milano non ha mai dimenticato». Il presidente di Anpi Milano ha ricordato l’importanza di contrastare il «riemergere di nazionalismi e movimenti neo fascisti» così come la «preoccupante deriva anti xenofoba e antisemita».

Bolognini cita Segre

Nonostante il caldo sono tanti i cittadini che hanno partecipato alla commemorazione. Per la Regione Lombardia ha partecipato alla cerimonia l’assessore allo Sviluppo della Città metropolitana, Stefano Bolognini, che ha sottolineato come oggi «a 78 anni dall’eccidio coltivare la memoria è fondamentale, come ci ammonisce sempre la senatrice a vita Liliana Segre».

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