Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Lombardia ha recentemente confermato la legittimità delle azioni del Comune riguardo l’emissione di nuove licenze per taxi a Milano, nonostante le contestazioni sollevate dalle associazioni dei tassisti. La sentenza emessa sostiene che il Comune può procedere con l’assegnazione delle licenze, dato che eventuali danni economici sostenuti dai ricorrenti potrebbero essere successivamente risarciti.
Contesto e decisioni precedenti
Nel luglio del 2023, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aveva richiesto senza successo alla Regione Lombardia l’approvazione di mille nuove licenze per alleviare la scarsità di taxi nella metropoli. Tuttavia, un’analisi successiva da parte dell’Antitrust aveva evidenziato una generale necessità di aumentare le licenze nelle grandi città italiane, includendo specifiche criticità a Milano, Napoli, Roma e Palermo.
Dettagli sul bando dei taxi a Milano
Il Comune di Milano ha pubblicato a marzo un bando per l’assegnazione di 450 licenze taxi, con un approccio innovativo mirato alla diversificazione dei servizi offerti. Di queste, 300 sono licenze standard con un costo di 96.500 euro ciascuna, mentre le restanti 150 sono suddivise in categorie con incentivi speciali: 50 licenze per veicoli attrezzati per il trasporto di persone con disabilità, altre 50 per chi si impegna a operare durante orari serali e nei fine settimana, e 50 ulteriori per chi soddisferà entrambi i criteri.
Prossimi Passi
Il TAR ha fissato per il 12 dicembre 2024 l’udienza per discutere il merito del ricorso. Nel frattempo, il Comune di Milano procederà con l’assegnazione delle licenze, cercando di migliorare l’accessibilità e la disponibilità del servizio taxi nella città, in linea con le esigenze e le indicazioni emerse anche dall’analisi dell’Antitrust.
