L’urbanistica tattica è uno degli elementi protagonisti di alcune riqualificazioni nei quartieri di Milano. Tuttavia, le iniziative prese dal Comune non sempre hanno trovato il consenso dei cittadini. Uno di questi casi è rappresentato dai cordoli in via Sacco, traversa di via Marghera in zona Wagner.
Le lamentele contro l’urbanistica tattica di via Sacco
I cordoli oggetto della discordia sono stati installati ormai da qualche anno a bordo dei marciapiedi situati in prossimità della scuola presente in via Sacco. L’obiettivo era quello di evitare parcheggi selvaggi proprio sulle aree pedonali intorno all’edificio. Obiettivo in parte raggiunto, ma allo stesso tempo i residenti si lamentano dell’incuria e della pericolosità dei cordoli.
C’è chi dice che l’infrastrutture siano di materiali scadenti e che servano a poco al fine preposto. Nel tempo infatti i cordoli si sono rovinati in seguito anche ad alcuni incidenti e manovre non proprio adeguate. Altri lamentano la pericolosità delle strutture, sia per i pedoni che per cicli e motocicli.
Sorge spontaneo porsi degli interrogativi sull’efficacia dell’urbanistica tattica. Al tempo stesso sarebbe però necessario comprendere la strategia alla base di queste iniziative comunali. L’urbanistica tattica, al di là dei colori che caratterizzano le piazze, si prepone di applicare interventi temporanei per valutare l’impatto dei nuovi assestamenti urbani. Proprio per questo motivo utilizza materiali meno costosi per quelle che potremmo definire “prove urbanistiche”- Solo al termine di questi periodi di test si passa poi ad interventi strutturali più approfonditi in grado di cambiare la conformazione dell’area interessata.
