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03. 05. 2024 23:28

Violenza sulle donne, anche Milano ha un grave problema: raddoppiate le denunce per abusi sessuali

Se i fascicoli con indagati per violenza sessuale nel 2019 erano 339, quest'anno, e solo tra gennaio e fine agosto, sono saliti a 517

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Violenza sulle donne, a Milano la situazione è allarmante: sono infatti raddoppiate in 4 anni, tra il 2019 e il 2023, le denunce e di conseguenza le indagini per violenza sessuale nel capoluogo lombardo. È questo uno dei dati più rilevanti emersi nel corso di una conferenza stampa in tribunale a Milano, a cui hanno preso parte il presidente facente funzione Fabio Roia, il presidente delle quinta sezione penale Elisabetta Canevini e la procuratrice aggiunta Letizia Mannella, a capo del pool ‘fasce deboli’.

Violenza sulle donne, una tremenda escalation

Se i fascicoli iscritti a noti, ossia con indagati, per violenza sessuale nel 2019 erano 339, quest’anno, e solo tra gennaio e fine agosto, sono saliti a 517 (quelli a ignoti erano 171 quattro anni fa e nel 2023 sono 420). Per un totale, in pratica, solo nei primi 8 mesi dell’anno di quasi mille denunce arrivate in Procura. Nel frattempo, le indagini per maltrattamenti sono passate da 1510 (fascicoli con indagati) nel 2019 a 2053 da gennaio al 31 agosto. Tutti dati con un “crescendo importante”, come ha chiarito Mannella. I fascicoli per violenza sessuale di gruppo, poi, sono passati in totale da 20 a 53.

Violenza sessuale a Milano

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Violenza sulle donne, più coraggio di denunciare

L’aumento delle denunce e delle indagini per questi reati di violenza di genere, ha spiegato Mannella, va comunque letto anche in un senso “positivo”, perché c’è sempre «maggiore consapevolezza nelle vittime e fiducia nelle forze polizia e nei magistrati». Resta il fatto, però, che «in certe comunità di stranieri, come filippini, egiziani o persone del Bangladesh, si denuncia molto meno, anche perché alcune donne non parlano neanche italiano e quindi non riescono proprio a denunciare». In queste situazioni, ha concluso, «l’autorità giudiziaria o gli assistenti sociali devono riuscire a captare segnali per intervenire».

Violenza sulle donne, i dati a Milano

L’ipotesi di violenza sessuale, come chiarito da Roia, è quella che ha la percentuale più alta di condanne a Milano tra i reati per motivi di genere: oltre il 70% negli abbreviati, oltre il 60% in dibattimento. In generale, tra processi per violenze, maltrattamenti e stalking poco meno della metà si chiude con assoluzioni e non doversi procedere. Il «23% delle sentenze per non doversi procedere – ha detto Roia – significa che quasi certamente, quando la donna viene sentita a molto distanza dalla denuncia iniziale, il giudice chiude poi la vicenda con questa pronuncia, perché più passa il tempo più la donna tende a ritirare la denuncia o a minimizzare quanto detto prima».

Violenza sulle donne, vittime e carnefici sempre più giovani

Elisabetta Canevini, presidente di una delle tre sezioni che si occupano di questi reati, ha raccontato che «viviamo tutti i giorni un preoccupante abbassamento dell’età media di autori e vittime: ci si deve occupare di una serie di fragilità in più quando le vittime sono più giovani e spesso ci sono problemi di fragilità fortissima che rendono impossibile avere una deposizione, perché c’è il rischio anche di gesti autolesionistici». Quello della violenza sulle donne, poi, è un problema «trasversale che vede coinvolti, tra autori e vittime, sia professionisti affermati che persone con forte disagio sociale».

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