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05. 05. 2024 09:57

Come sarà il 2024 per il Bitcoin?

I segnali che arrivano dall’anno appena terminato sembrano incoraggianti

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Molti considerano il 2024 come l’anno della svolta per il Bitcoin e per le criptovalute in generale. Questo anche grazie alla decisione del 10 gennaio della SEC (la Securities and Exchange Commission, in pratica l’equivalente USA della nostra CONSOB) di autorizzare la quotazione in borsa degli ETF Bitcoin. Un altro motivo di ottimismo è il fatto che fra aprile e maggio 2024 è previsto l’halving del Bitcoin, vale a dire il dimezzamento della ricompensa attribuita a coloro che creano Bitcoin; ne consegue un potenziale aumento del valore della criptomoneta.

In linea generale, i segnali che arrivano dall’anno appena terminato sembrano incoraggianti: nel mese di aprile 2023 la quotazione del Bitcoin si aggirava sui 30.000 dollari, nel dicembre 2023 si è superata la soglia dei 40.000 e la quotazione del 15 gennaio 2024 è di circa 42.000 dollari. La domanda che molti si pongono è quindi la seguente: cosa succederà nel 2024? Quali sono le prospettive future delle criptovalute? Ci saranno ulteriori aumenti (alcuni ipotizzano addirittura il traguardo dei 100.000 dollari) o non ci saranno sostanziali cambiamenti?

Rispondere a queste domande non è ovviamente facile; quello finanziario è infatti un mondo particolarmente complesso e non sempre le previsioni vengono rispettate (non è caso che circoli la simpatica battuta popolare che recita “l’economia è la scienza meno esatta dopo l’astrologia”), ma prima di provare a dare un’idea del possibile andamento dei prossimi mesi può essere utile rinfrescarsi le idee sui Bitcoin e su suoi utilizzi.

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Cos’è il Bitcoin?

Il Bitcoin, spesso indicato con il codice BTC, è la criptovaluta più nota in assoluto, probabilmente anche perché è stata la prima a essere creata, nell’anno 2009. La reale identità del suo ideatore (o dei suoi ideatori) non è nota e viene indicata con uno pseudonimo: Satoshi Nakamoto.

Un Bitcoin è in sostanza una valuta digitale, del tutto virtuale; non esiste infatti fisicamente. Non è quindi una moneta flat (ovvero a corso legale) come quelle create dai governi nazionali tramite istituzioni apposite (le cosiddette banche centrali come per esempio la Banca Centrale Europea, la Banca d’Italia, la Bundesbank o la Federal Reserve statunitense).

Il Bitcoin e le altre criptovalute si basano sulla tecnologia blockchain, un registro digitale grazie al quale è possibile tenere traccia di tutte le transazioni effettuate con la criptovaluta; si tratta di un registro caratterizzato da un alto livello di sicurezza.

Inizialmente il Bitcoin era stato ideato come semplice alternativa digitale alle valute tradizionali, ma in seguito, grazie anche al suo successo, è diventato anche un interessante strumento di investimento. Il valore del Bitcoin e delle altre criptomonete è determinato dal mercato; è quindi soggetto, come qualsiasi altro prodotto finanziario, a ribassi e rialzi più o meno repentini.

In quali settori si usa il Bitcoin come mezzo di pagamento digitale?

L’accettazione del Bitcoin come forma di pagamento non è ancora generalizzata come nel caso delle monete a corso legale; dipende infatti dalla volontà delle singole aziende o dei fornitori di servizi; è però un dato di fatto che il ricorso alle criptovalute come mezzo di pagamento è sempre più diffuso.

Un settore in cui sta diventando sempre più comune l’utilizzo delle criptomonete è per esempio quello del gambling online; i migliori casino Bitcoin, per esempio, permettono ai propri utenti di utilizzare non soltanto le normali valute, ma anche Bitcoin e altre criptomonete per i pagamenti delle proprie giocate.

Altro settore in cui si sta diffondendo sempre di più il ricorso al Bitcoin è quello dei viaggi e turismo; sono infatti sempre di più le agenzie di viaggio e le piattaforme di prenotazione che accettano Bitcoin come mezzo valido di pagamento per biglietti aerei, hotel e altri servizi legati al turismo. In linea generale comunque un po’ tutti i settori si stanno aprendo alle criptovalute dopo alcuni anni di diffidenza.

Il 2024 del Bitcoin

L’approvazione della quotazione degli ETF Bitcoin in Borsa da parte della SEC è considerata dagli analisti come una svolta storica e ciò ha portato a prevedere un roseo futuro per le criptovalute, tant’è vero che molti analisti si sono spinti a parlare di quotazioni più che raddoppiate per il 2024 (quindi oltre gli 80.000 dollari) e addirittura triplicate per il 2025.

È indubbio che la mossa della SEC faccia considerare le criptovalute come un asset finanziario sempre più degno di essere preso in considerazione e ciò aumenta la fiducia degli investitori verso questo mercato che potrebbe effettivamente rivelarsi molto redditizio nel medio-lungo termine.

Va però anche ricordato che accanto alle stime ottimistiche – troppo secondo alcuni – non mancano gli analisti che invitano alla prudenza anche perché la tecnologia che ne sta alla base non è ancora del tutto consolidata ed è necessario valutare anche con grande attenzione gli aspetti legati alla sicurezza.

È un dato di fatto che chi ha scommesso sui Bitcoin agli inizi del 2023 ha ottenuto sicuramente notevoli soddisfazioni, ma non esiste la certezza matematica che anche per il 2024 sarà la stessa cosa.

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