La sinistra deve smetterla di dire che devo rimanere a casa, perché questo mi crea un gran disagio, avendo venti case non saprei in quale andare
«Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà». Senza dubbio l’incipit più famoso della storia politica italiana. Il 26 gennaio 1994 in televisione c’è Silvio Berlusconi. Tre giorni prima il Ministero dell’interno aveva appreso della nascita del movimento politico “Forza Italia!” (con tanto di punto esclamativo). Trent’anni dopo tocca a Milano ricordare il suo Cavaliere.
26 gennaio 1994: la discesa in campo di Silvio Berlusconi
Mercoledì 26 gennaio 1994, ore 17:30: tutti i tg tramesso il video-messaggio della discesa in campo di Silvio Berlusconi. Marketing politico puro. Da uno stanzino di provincia esce un imprenditore di successo che divide il Paese. Ci sono buoni e cattivi. Polarizza l’arena politica e si pone come argine alla deriva comunista. Guarda in faccia gli indecisi. Punta al futuro e alla libertà. Utilizza una retorica antipolitica. Sceglie il frame calcistico e segna tanti gol in rovesciata.
Una potenza leggera. Un messaggio senza precedenti. Buca lo schermo. Un uomo pacato che vuole salvare la sua patria. Nasce anche “Forza Italia!”, un marchio più che un simbolo. Oggi diremmo un brand. In due mesi convincerà 8 milioni di italiani a votare per lui (il 21%). La coalizione sfiora la maggioranza assoluta e Silvio Berlusconi è il nuovo presidente del Consiglio.
Silvio Berlusconi e Milano: un rapporto ancora più forte
Indissolubile il rapporto fra Silvio Berlusconi e Milano. Le sue aziende, il suo amatissimo Milan. Arcore è sempre rimasta la base di riferimento ma Milano è centrale nella vita e nell’ascesa di Berlusconi. Non è un caso che il suo nome, a meno di un anno dalla scomparsa, sia già iscritto nel Pantheon di Milano, all’interno del Cimitero Monumentale, fra gli illustri della città. Un riconoscimento (doveroso) che si è portato dietro diverse polemiche.
Regione Lombardia, sempre a Milano, ha dedicato il Belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia, sede della Giunta regionale, a Silvio Berlusconi. Una bellissima sala con vista sulla città. Uno sguardo dritto al futuro, in pieno stile Berlusconi. «Per un nuovo miracolo italiano», avrebbe detto lui. Come dargli torto.