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05. 05. 2024 00:12

La storia meno famosa di Milano: 5 curiosità della città meneghina che forse non conosci

Preparati a scoprire un volto di Milano che forse non conosci, dove ogni pietra e ogni vicolo ha una storia da raccontare

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Milano, una città che incarna l’eleganza, l’innovazione e la ricchezza culturale, ha molto più da offrire oltre ai suoi simboli iconici come il Duomo e la moda. Dietro le sue affascinanti strade moderne e i palazzi storici, si nascondono storie e segreti che attendono di essere svelati. Preparati a scoprire un volto di Milano che forse non conosci, dove ogni pietra e ogni vicolo ha una storia da raccontare.

1) Il gatto nero di Corso Monforte

Nel vivace e storico contesto di Milano, tra le vie che riecheggiano di storia e cultura, si nasconde una curiosità artistica unica: il gatto nero di Corso Monforte. Al numero 43 di questa strada, noto per essere un crocevia di stili architettonici che spaziano dal Liberty al moderno, si può osservare una scultura in ferro battuto che raffigura un gatto nero. Quest’opera d’arte, collocata in modo discreto, rappresenta un piccolo, ma affascinante dettaglio in una città già ricca di meraviglie.

 

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Una creazione tra realtà e leggenda

La scultura del gatto, visibile a qualsiasi ora del giorno e della notte, è un esempio di come l’arte possa fondersi con l’ambiente urbano, creando punti di interesse inaspettati. Secondo le narrazioni locali, in passato questa rappresentazione felina non era sola, ma accompagnata da un piccolo topo, anch’esso realizzato in ferro battuto. Il destino del topo è avvolto nel mistero, con aneddoti popolari che suggeriscono scherzosamente un “attacco di fame” del gatto. Questo particolare aggiunge un tocco di folklore alla storia dell’opera, arricchendo la sua presenza nella memoria collettiva dei milanesi.

2) Il Duomo di Milano

La cattedrale gotica del Duomo di Milano non domina solo il panorama architettonico, ma nasconde anche una curiosità storica che molti non conoscono: è l’edificio con il più alto numero di statue al mondo. Circa 3.400 sculture adornano questo magnifico edificio, creando un vero e proprio museo a cielo aperto. Queste figure, distribuite tra guglie e facciata, comprendono non solo santi e figure bibliche, ma anche personaggi storici come Benito Mussolini, Napoleone e il pugile Primo Carnera, posizionati in maniera sorprendente sul tetto della cattedrale.

Un tributo scultoreo che unisce passato e presente

Una delle statue più affascinanti, situata sulla facciata principale sopra la porta centrale, è “La legge di Cristo” di Camillo Pacetti, che ricorda straordinariamente la Statua della Libertà di New York. Questa mescolanza di figure storiche e religiose rende il Duomo non solo un luogo di preghiera, ma anche un emblema dell’eclettismo culturale e artistico che caratterizza la città meneghina​​.

Il gioco d’azzardo storico

Milano, con la sua ricca storia culturale e sociale, nasconde anche un capitolo intrigante legato al gioco d’azzardo, un’attività che ha attraversato i secoli, mutando di forma e significato. Fin dall’epoca romana, questa città ha visto il gioco d’azzardo come un elemento del tessuto sociale, evolvendosi in modi che riflettono il cambiamento dei tempi e delle culture.

Dalle origini romane ai salotti nobiliari

Il gioco d’azzardo a Milano affonda le sue radici nell’epoca romana, quando i giochi di dadi erano una forma di intrattenimento popolare. Questi giochi non erano solo un passatempo, ma rappresentavano anche un modo per sfidare la sorte e il destino, elementi centrali nella mentalità romana. Con il passare dei secoli, durante il Medioevo e il Rinascimento, il gioco d’azzardo si è trasformato, spostandosi dai vicoli e dalle piazze alle corti e ai salotti nobiliari. Qui, si è evoluto in una forma più raffinata, diventando parte dell’etichetta sociale e della vita di corte, un passatempo per l’élite milanese.

Il gioco d’azzardo nella Milano contemporanea

Nell’era contemporanea, il gioco d’azzardo a Milano ha assunto una nuova dimensione. Sebbene i casinò tradizionali, come li conosciamo oggi, non siano una presenza storica nella città, la passione per il gioco d’azzardo ha trovato nuove forme di espressione. I raffinati casinò live e le piattaforme online che spesso offrono bonus senza deposito, hanno portato l’antica tradizione del gioco d’azzardo nelle case dei milanesi, mescolando la convenienza tecnologica con il fascino della tradizione.

Il Drago Tarantasio

Nel ricco tessuto di storie e leggende che compongono la storia di Milano, spicca il racconto del Drago Tarantasio, una creatura mitologica che ha stimolato l’immaginazione dei milanesi per secoli. Secondo la leggenda, intorno all’anno 1100, nelle acque di un lago che si trovava nell’area della città, dimorava un mostro dalle fattezze di un drago, temuto per la sua ferocia e la sua predilezione per carne umana, in particolare quella dei bambini. La presenza di questa creatura mostruosa, che si nutriva dei più innocenti, ha gettato una lunga ombra di terrore e mistero sulla Milano medievale, diventando un racconto che si tramanda di generazione in generazione.

L’eroe e la bestia: la battaglia contro Tarantasio

La leggenda del Tarantasio non sarebbe completa senza la figura di un eroe che si contrappone alla minaccia del drago. Tra le varie versioni della storia, emerge la figura di Umberto Visconti, un membro della potente casata milanese, che avrebbe affrontato e sconfitto il Tarantasio. Questo scontro epico tra l’uomo e la bestia non solo segna la liberazione della città dal terrore del drago, ma simboleggia anche la vittoria della civiltà sull’oscurità e il caos. La figura del Tarantasio, quindi, oltre a essere un elemento della mitologia locale, rappresenta la lotta eterna tra il bene e il male, un tema universale che risuona ancora oggi nel cuore culturale di Milano​​.

5) la Colonna del Diavolo

Nel cuore di Milano, vicino alla storica Basilica di Sant’Ambrogio, si erge un monumento avvolto in mistero e leggende: la Colonna del Diavolo. Questa antica colonna romana, caratterizzata dalla presenza di due fori, è molto più di un semplice reperto storico; è un simbolo che fonde insieme la storia, la mitologia e il folklore locale.

Un legame con il soprannaturale

La leggenda più affascinante legata alla Colonna del Diavolo racconta di un evento soprannaturale. Si narra che i due fori sulla colonna siano stati creati da una testata del Diavolo stesso. Secondo il racconto, avvicinandosi ai fori, si può percepire l’odore di zolfo e sentire i suoni provenienti dallo Stige, il fiume infernale della mitologia greca. Questo dettaglio non solo aggiunge un tocco di mistero al monumento, ma riflette anche le credenze e le superstizioni che hanno permeato la storia milanese.

Una visione notturna di terrore

Un’altra parte della leggenda narra che nella notte precedente la domenica di Pasqua, si possa vedere un carro infernale che attraversa la zona, guidato dal Diavolo in persona, destinato a traghettare le anime dei dannati all’inferno. Questa immagine macabra e suggestiva ha affascinato e terrorizzato generazioni di milanesi e visitatori, contribuendo a rendere la Colonna del Diavolo un luogo di grande interesse e curiosità.

In breve

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