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21. 05. 2024 08:59

Scorci di Provenza: gli itinerari fra i campi di lavanda

Un fil rouge dalle cangianti tonalità di indaco e viola tra Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte

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Lavanda è sinonimo di Provenza, l’immagine di filari color blu-viola è un classico di tante cartoline e scatti fotografici. Anche l’Italia ne è piena, per lo più, nei territori collinari in quasi tutte le regioni. A pochi chilometri da Milano possiamo scoprire il colore viola e il profumo della lavanda. Per l’impatto visivo del paesaggio nel momento della fioritura, che va da fine maggio fino alle prime settimane di luglio, questi territori sono diventati anche un’attrattiva turistica per gli amanti degli scatti en plein air. Il periodo migliore per scattare foto ai campi in fiore e alle distese colorate di viola è molto breve e rimane da metà giugno alla prima settimana di luglio.

Tour all’odore di lavanda, tutte le tappe della Provenza in Italia

COLLI TORTONESI

Fra campi, borghi le pievi

Nella provincia di Alessandria, sui colli tortonesi famosi per il vino timorasso e la coltivazione della frutta, oltre che dei borghi fuori dal tempo, come Garbagna, uno dei Borghi più belli d’Italia, e Pontecurone, o Volpedo. Per seguire la lavanda si deve andare alla tenuta di Giancarlo Nossa (Strada Berzano, 19 – Viguzzolo), giardiniere appassionato, che qui dal 2007 coltiva fragole e lavanda. Il proprietario ha anche accolto le arnie di alcuni apicoltori, per consentire alla natura di fare il suo corso. Una volta poi raccolta, la lavanda viene portata alla cooperativa Agronatura di Spigno, per il processo di trasformazione. Da non perdere, la pieve di Viguzzolo, perla romanica dell’undicesimo secolo che custodisce un crocifisso ligneo realizzato in legno di fico.

OLTREPÒ PAVESE

Sulle colline della Val Coppa

Provenza

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Nel cuore dell’Oltrepò Pavese, l’Azienda Agricola Torre Memoriola (via Boiolo, 15 – Borgoratto Mormorolo – torrememoriola.it) riscopre le antiche tradizioni di questa terra, un tempo possedimento del monastero benedettino di S. Colombano di Bobbio. le coltivazioni principali sono lo zafferano e la lavanda. Non è necessario prenotarsi o pagare un ingresso, la visita è gratuita. I proprietari vi mostreranno i campi per guidarvi lungo la filiera di produzione dell’olio essenziale e di altri prodotti home made. Da vedere, l’antica pieve, corrispondente all’attuale parrocchiale dei Santi Cornelio e Cipriano che sorge isolata sopra il borgo, lungo la strada che porta alla frazione Inveriaghi e quindi a Costa Cavalieri e in Valverde, in territorio comunale di Fortunago.

PIACENTINO

Un luogo da sogno: la Valle delle Favole

Provenza

La valle dove la possibilità di fotografare la lavanda è maggiore è la Val Tidone (Arcello, frazione di Pianello Val Tidone) anche se è presente anche in Val Nure (Ferriere e Farini) e Val d’Ongina (Vernasca). Nel cuore della Valtrebbia, c’è un posto immerso nella natura che si chiama, non a caso, la Valle delle favole (lavalledellefavole.com): qui, tra i sentieri percorsi per secoli dai pellegrini della via Francigena, tra borghi arroccati, antichi castelli e paesaggi incontaminati, la lavanda cresce accanto ai girasoli. La zona ospita I castelli del Ducato di Parma e Piacenza, che dominano molte cime della zona (come il Castello di Gropparello) e altri landmark storici come l’antico teatro romano di Veleja, ancora oggi luogo di rappresentazioni teatrali.

 

ALESSANDRIA

Parola d’ordine: biologica

Provenza

Partendo da Alessandria è possibile raggiungere sia a piedi sia in bicicletta (la città ha dedicato un museo ad hoc alle due ruote) la Cascina della Nonna (cascinadellanonna.com), a ridosso del fiume Tanaro che ha abbracciato totalmente l’agricoltura biologica. I campi sono bellissimi e c’è la possibilità di fare passeggiate nella lavanda. La cascina comprende anche un piccolo punto vendita dove acquistare l’olio essenziale di lavanda biologica e una fattoria didattica che propone attività, dove i più piccoli possono fare esperienza diretta con gli animali. C’è anche un piccolo mulino per fare la farina, semi da portarsi a casa e poi piantare in giardino o in balcone. E, di recente, a Cuccaro, in cima a un campo di lavanda è stata posizionata una panchina gigante.

MANTOVANO

Grande festa della raccolta

Provenza

Nell’ultimo lembo del Mantovano al confine con l’Emilia, a San Giacomo delle Segnate, l’Azienda Agricola Stoffi (agricolastoffi.net) apre le porte ai visitatori per poter fotografare, annusare e raccogliere i quattro tipi di lavanda coltivati. Dalle 10.00 alle 18.00, raccolta fai da te della lavanda, domenica 18, quando è prevista anche una grande grigliata e domenica 25 giugno, quando verrà cucinato il tipico riso alla pilota. L’ingresso è libero e gratuito: durante la giornata si potrà raccogliere da sé la lavanda in campo, che verrà venduta a peso, al costo di 10 euro al chilo. Forbici e cestini per la raccolta verranno forniti dall’azienda. Sarà, poi, disponibile anche lavanda già recisa. Per tutta la giornata sarà a disposizione il giardino, per ospitare pic-nic e rilassarsi all’ombra degli alberi.

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