La famiglia ai tempi del coronavirus

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Stiamo vivendo sicuramente una settimana molto particolare. Le misure decise dalle Istituzioni per arginare il coronavirus hanno stravolto i nostri ritmi e le nostre abitudini. Speriamo per poco, ovviamente.

 

Il coronavirus spiegato ai figli

Ma in questa settimana in cui tutto appare sospeso, se usciamo dalla psicosi e riportiamo tutto a livelli più “normali”, possiamo cogliere persino degli aspetti positivi. Scuole chiuse e molti milanesi a casa in smart working.

Innanzitutto dobbiamo spiegare ai nostri figli il perché di questa situazione, senza allarmarli. Non si è mai sufficientemente esperti e preparati per dire le cose senza mettere nei più piccoli un’ansia pericolosa, ma è lo sforzo che dobbiamo compiere, magari utilizzando un po’ di fantasia.

E ricordandoci che i bambini sono bambini e non stupidi. Però, superata questa fase, ci sono anche piccole, o grandi, opportunità che questa situazione ci offre. Da un lato stiamo sperimentando un primo vero e proprio smart working di massa.

Coronavirus, gli effetti sulla famiglia

Lavorare da casa (ogni tanto), per chi può, potrebbe rivelarsi uno strumento utile anche al di là dell’emergenza, con effetti positivi in molti ambiti: economico, sociale, ambientale (anche se molti, purtroppo, per il lavoro che svolgono, non possono fare smart working. Così come bisognerà urgentemente dare aiuto e sostegno a quanti saranno messi in difficoltà economica da questa epidemia, siano essi dipendenti o imprenditori).

Dall’altro stiamo passando più tempo in famiglia e in modo diverso da una semplice vacanza. Momenti che possiamo sfruttare per passare del tempo di qualità con le persone che amiamo. Leggere un libro insieme, guardare un film, preparare un pranzo. Cose a cui non facciamo caso nella frenesia quotidiana.

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