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Milano
26. 04. 2024 18:51

Inverno finito: arrivederci scighera, non ci mancherai. Forse…

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È quasi un sollievo dare l’arrivederci all’inverno. Per quanto negli ultimi anni a Milano sia cambiato parecchio e non ci siano più i nebbioni umidi e gelati di un tempo. Tre cose che proprio non ci mancheranno? Il buio. Nel suo periodo iniziale e fino alla fine di gennaio, la luce dura davvero troppo poco. Fino ad una trentina di anni fa il sole meneghino invernale aveva il colore della nebbia: era grigio.

In pratica, nelle mattinate di sole nebbioso si passava dal grigio scuro del mattino al grigio chiaro pomeridiano, fino al grigio “pantegana” della sera. Oggi che la nebbia è sparita, la città ha smesso di avere quell’effetto noir tre mesi all’anno, mentre l’effetto buonanotte alle cinque del pomeriggio è rimasto invariato. Altra cosa che a breve spariranno sono i rami spogli.

La rigidità del freddo lascerà spazio al candore del nuovo fogliame e dei fiori che a turno hanno già iniziato a sbocciare, creando macchie di colore che rendono la città improvvisamente meno piatta. Soprattutto non ci mancherà il doversi coprire con più strati, non mancherà il nero delle giacche, dei maglioni, delle scarpe: una cosa tutta cittadina, in effetti. Il black look negli inverni non meneghini è meno diffuso.

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Lasciamo spazio al colore e alla gioia delle prime passeggiate all’aperto, dei primi picnic, della ricerca dei raggi solari. Giusto il tempo di dirci quanto sia bella Milano col sole, perché a breve partiranno i lamenti del caldo torrido. Ma questa è un’altra storia.

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