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25. 04. 2024 08:06

Sant’Ambrogio e la città senza azionisti di maggioranza

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Milano, a parte forse la parentesi degli Sforza, è sempre stata una città senza “azionista di maggioranza”. Forse è questo uno dei tratti più decisivi della città di Sant’Ambrogio. Anche nel periodo di massimo potere e consenso del berlusconismo, la nostra comunità non ha mai avuto un capo assoluto.

Sant’Ambrogio e la città senza azionisti di maggioranza

Al contrario, la forza di Milano è sempre stata l’incontro, il confronto e la mediazione tra interessi diversi, tra forze eterogenee e mai predominanti una sull’altra. Nel dopoguerra è stata la città operaia per eccellenza, ma al tempo stesso è stata la città degli imprenditori e della piccola e media borghesia che stavano rinascendo dopo il trauma post bellico. Senza negare il conflitto, anzi affrontandolo cercando soluzioni innovative e, si sarebbe detto un tempo, “progressive”, la città ha conosciuto lo sviluppo economico e al tempo stesso quello sociale.

Non è un caso che Milano sia la città in Italia capitale del volontariato, per numeri di persone coinvolte e realtà associative: c’è in questo il bisogno sotterraneo – ma sempre vivo – di sentirsi comunità solida, a maggior ragione in tempi di società “liquide”. Per questo, alla lunga, gli atteggiamenti di chi si sente “padrone” della città non solo sono malvisti, ma prima o poi vengono apertamente contrastati. È bene ricordarsene sempre, ma a maggior ragione nei giorni in cui esaltiamo il nostro Santo patrono, che segnò – questo sì – in modo indelebile il solco sui cui Milano, nonostante lo scorrere del tempo, continua a camminare.

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Più che una “società per azioni” la nostra è sempre stata piuttosto una città “cooperativa”. Nella sua opera forse più “politica”, l’Exameron, Ambrogio lo spiega molto bene: «Che c’è di più bello del fatto che la fatica e l’onore comuni a tutti e il potere non sia preteso da pochi, ma passi dall’uno all’altro senza eccezioni come per una libera decisione? Questo è l’esercizio di un ufficio proprio di un’antica repubblica, quale conviene in uno Stato libero».

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