Silvio Berlusconi al Famedio: la decisione è ufficiale
E’ ufficiale la decisione di inserire tra i nomi del Famedio, l’elenco dei milanesi illustri al Cimitero Monumentale, quello di Silvio Berlusconi. Così come non si contano, in città (recente è l’intitolazione all’ex presidente del Consiglio del belvedere di Palazzo Lombardia) e in tutta Italia, proposte per dedicargli vie o addirittura ponti. Del resto i tempi di oggi esigono velocità e immediatezza (tanto da far sembrare preistorica la legge che impone un certo passaggio di anni dalla morte prima di intitolare una via a un personaggio).
Silvio Berlusconi al Famedio: come l’ex premier ha segnato un’epoca
Sgombriamo subito il campo dalla polemica sterile: Silvio Berlusconi un posto nel Famedio lo merita per l’importanza storica della sua figura per Milano, che è fuori discussione al di là delle opinioni. E’ difficile infatti trovare un milanese che abbia segnato la storia d’Italia in modo così duraturo e in così tanti campi, dall’economia, alla comunicazione (e quindi alla cultura), allo sport, alla politica. Basterebbero le Champions vinte, e non è una battuta. La discussione sui suoi meriti o demeriti politici (e persino ad alcune sue presunte responsabilità) appartiene invece agli storici che ci saranno tra 30, 40 o meglio ancora 50 anni. Riflettendo su questo, stona ancora di più l’assenza di un riconoscimento pubblico cittadino alla memoria di un altro grande milanese, Bettino Craxi.
Silvio Berlusconi al Famedio: perché non c’è Craxi?
Nonostante siano passati più di 20 anni dalla sua morte, il suo nome resta ancora un tabù, che non ha meritato neanche iniziative ufficiali di ricordo nel ventennale della sua morte. Eppure più passa il tempo, più si scrosta via lo strascico giudiziario, e più resta, soprattutto tra chi ha qualche anno di più e si ricorda quella Milano, una grande nostalgia per come la politica e i politici milanesi si sono occupati della città per tanti anni. E tra questi, un posto d’onore ce lo dovrebbe avere proprio l’ex segretario del Psi.
