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03. 05. 2024 18:05

Un pezzo di Naviglio diverso a cura di Michele Berteramo: «La nostra Movida sa di stile»

Il patron e vicepresidente della Fipe Milano, spiega a Mi Tomorrow la filosofia del suo ristorante in via Ascanio Sforza

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Sul Naviglio Pavese, tra via Lagrange e via Pavia, brillano le lucine del Movida di Michele Berteramo, patron che è anche vicepresidente della Fipe Milano. Un locale anomalo per una zona in cui tradizionalmente la ristorazione offre posti dove si beve e si mangia cheap. Al Movida il paradigma cambia: alla carta cocktail (che vanta oltre 90 etichette di gin e toniche diverse) curata da quasi 20 anni da Marco Spinazzi, nel tempo è stata affiancata una proposta di piatti ben eseguiti che, affidata a Gian Battista Cabrini e Alessandro De Venuto, riesce a soddisfare i palati di milanesi e strizzare l’occhio ai turisti.

Movida: cura e gran mise en place, il patron Berteramo: «Abbiamo una clientela eterogenea che rimane stupita dalla nostra ristorazione»

Un esempio è il raffinato Foie gras al Kahlua su panbrioche croccante e caviale al vermouth che convive nella stessa carta con il Risotto giallo alla milanese con midollino e ossobuco di vitello in cremolada e la Ricciola scottata in padella al passito di Pantelleria e caramellata alla Teriyaki con pak-choi in agrodolce.

Movida

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Berteramo, come si fa a non far confondere Movida con locali dall’offerta basic?
«Visti i tanti locali sul Naviglio Pavese, ho sempre cercato di far risaltare in qualche maniera il Movida sin da quando un potenziale ospite ci passa davanti, momento in cui deve accorgersi della sua diversità rispetto agli altri. A fare la differenza sono i particolari: le tante lucine del dehors dal colore molto caldo che arrivano dagli Stati Uniti, le piante e i fiori. Poi ci sono le divise del personale, la mise en place ordinata, la cura degli interni e degli esterni. Poi, naturalmente, c’è l’offerta che non è spiccia e sempre aggiornata sulle tendenze».

Che tipo di clientela è quella del Movida?
«Una clientela eterogenea che non si aspetta quel tipo di ristorazione. Passiamo dai giovani ventenni che dopo un aperitivo si fermano a cena, a coppie di ultrasettantenni diventati clienti affezionati. E poi ci sono i turisti italiani e internazionali».

In un mercato così complicato sul fronte del personale come si fa a tenerselo stretto?
«Anche noi facciamo molta fatica a trovare il personale, però c’è un segreto che non ho intenzione di svelare (ride)».

Movida
Via Ascanio Sforza, 41
02.58.10.20.43
Dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 17.00 alle 2.00
Sabato: dalle 17:00 alle 02:00 (cucina aperta fino alle 00:30)
@spaziomovida

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