L’università costerà molto meno a quasi 13mila studenti. Il merito è di un’iniziativa messa in campo dalla Bicocca, con l’obiettivo di sostenere il diritto allo studio in un momento particolarmente difficile.
“No Tax area” innalzata a 23 mila euro
L’ateneo milanese, attraverso il suo Consiglio di amministrazione, ha infatti deciso di innalzare la “no tax area” a 23mila euro. In questo modo ha recepito e modificato in senso favorevole agli studenti le indicazioni contenute nell’ultimo decreto in materia.
Gli studenti che godranno dell’esonero devono avere un Isee fino a 23mila euro ed essere in possesso di alcuni requisiti di merito e accesso agli studi. A beneficiarne saranno 12.500 studenti, oltre un terzo degli iscritti totali.
L’Ateneo – spiega in una nota – ha inoltre previsto un’ulteriore riduzione del contributo per gli studenti con Isee compreso tra i 23 e i 25mila euro. Tutto questo senza penalizzare gli iscritti con Isee superiore a 25mila euro, la cui contribuzione rimarrà invariata e rispetterà i nuovi massimali previsti dal decreto ministeriale.
La manovra dovrebbe costare all’università circa 500 mila euro. «Questo intervento è un altro tassello dell’azione che il nostro ateneo ha intrapreso da anni, e intensificato durante la pandemia, per favorire l’accesso all’università da parte di tutti gli studenti, e in particolare di quelli provenienti dai nuclei familiari a basso reddito». spiega il prorettore al Bilancio Alessandro Santoro.
Le misure per contrastare l’emergenza Covid-19
La misura varata dal cda si aggiunge a quelle già messe in campo per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e mitigare gli effetti del digital divide: attribuzione di una scheda sim per la connessione dati di 60 gb al mese e per l’intero anno accademico per tutti i circa 34mila studenti; erogazione di un voucher di cento euro per l’acquisto di pc, notebook e tablet a tutte le matricole che si iscriveranno all’anno accademico 2020-2021; garanzia di un sostegno economico agli studenti in condizioni di fragilità economica (Isee non superiore ai 13mila euro) e fuori sede.
A beneficiare di questa misura sono stati oltre cinquemila studenti. Il 70 per cento dei beneficiari è residente in Lombardia, il 25 in altre Regioni e il cinque per cento è
residente all’estero.
