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28. 04. 2024 17:44

Nuovi sbocchi per la comunicazione musicale, Gianni Sibilla: «Con il nostro master prepariamo i futuri professionisti nel settore»

Il direttore del master della Cattolica che ha riaperto le iscrizioni: «Chi frequenta il nostro corso ha ottime possibilità di trovare lavoro nel settore»

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Sono aperte le iscrizioni alla XXIII edizione del Master in Comunicazione musicale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che comincerà a novembre. Gianni Sibilla è il direttore didattico del Master e nota firma del giornalismo musicale.

Il master in Comunicazione musicale riapre le iscrizioni, Sibilla: «Chi frequenta il nostro corso ha ottime possibilità di trovare lavoro nel settore»

Qual è la ricetta di questo Master che dura nel tempo?
«Innanzitutto proporre un corso su un argomento, la comunicazione musicale, dove prima non c’era nulla di simile in tutta Italia. Poi il successo è dovuto anche a una percentuale di placement molto alta e a un corso di studi che è riuscito a stare al passo coi tempi».

Come è strutturato il corso?
«Dura 20 settimane durante le quali gli studenti, una trentina massimo, hanno modo di apprendere tutti gli aspetti della storia e dell’industria musicale, con corsi ad hoc ed interventi di musicisti e addetti al settore».

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Ad esempio quali?
«Lo scorso anno abbiamo avuto un laboratorio con Riccardo Zanotti, voce dei Pinguini Tattici Nucleari. Tra gli altri artisti che hanno partecipato a lezioni in aula cito Nek, Emma e Dardust».

Quali sono gli sbocchi professionali?
«Sì può lavorare presso uffici stampa, agenzie di comunicazione oppure nelle case discografiche. Noi prevediamo uno stage curriculare al termine delle lezioni in aula. In diversi casi si è poi trasformato in opportunità lavorative per i nostri ex alunni».

Qual è il target dell’alunno che decide di partecipare al vostro Master?
«Sono ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia e che solitamente hanno appena terminato un corso di laurea nelle facoltà umanistiche».

E quali caratteristiche devono avere per poter lavorare in quest’ambito?
«Sicuramente molta passione, ma bisogna anche avere buone competenze in psicologia per saper gestire al meglio gli artisti con i quali si deve lavorare».

Credi che la rivoluzione digitale in ambito musicale abbia creato più svantaggi o vantaggi?
«Se da un lato il digitale ha creato sicuramente delle criticità in ambito musicale, dall’altra ha portato alla creazione di nuove figure professionali come quelle del social media manager o del content creator. La musica è sempre più liquida e gli artisti devono comunicare giornalmente sui social per restare a galla».

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