Il Politecnico di Milano ha affrontato sfide inaspettate nella bonifica dei terreni per il nuovo campus Goccia. La bonifica, un processo fondamentale per garantire la sicurezza del sito, si è rivelata più lunga e complessa del previsto, portando a un triplicamento dei costi iniziali.
Campus Goccia e la ripartenza del progetto
Alla fine del 2023, la conferenza dei servizi ha respinto il piano operativo delle bonifiche proposto per tre lotti cruciali. Questi lotti erano destinati a ospitare start-up, scuole civiche e nuovi insediamenti universitari. A seguito di questo rifiuto, l’ateneo ha dovuto annullare e riprogrammare la gara per l’assegnazione dei lavori, ritardando significativamente il progetto del campus Goccia.
Gli impatti finanziari
Il direttore generale del Politecnico, Graziano Dragoni, ha indicato che, a causa delle maggiori complessità riscontrate, è stato necessario rivedere il budget del progetto. Originariamente stimato a circa 11 milioni di euro, i costi aggiuntivi dopo i problemi incontrati hanno portato a un aumento di altri 20 milioni di euro. Nonostante ciò, il Politecnico ha potuto coprire questi costi grazie a un avanzo di bilancio.
Campus Goccia, la nuova data di consegna
I lavori di riqualificazione dell’area, che comprendono la trasformazione di due vecchi gasometri in strutture per sport e ricerca innovativa, hanno subito ritardi. Sebbene alcuni lavori procedano senza intoppi, le bonifiche più complesse hanno spostato la data prevista di consegna del campus dalla Bovisa dal 2026 al 2027.
Campus Goccia e il futuro
Una volta completato, il campus Goccia rappresenterà una significativa espansione per il Politecnico e contribuirà alla riqualificazione dell’ex area industriale di Bovisa. Il progetto prevede la costruzione di venti palazzine di quattro piani e studentati per giovani, trasformando l’area in un campus verde, ecosostenibile e aperto. Questo ampio progetto di oltre 100 milioni di euro è una scommessa significativa per l’ateneo e la città di Milano.
