12.7 C
Milano
26. 04. 2024 14:11

Il domani della musica milanese all’East River: si discute sul futuro “Bosco della Musica” di Rogoredo

Il presidente del Conservatorio Vignali svela all'East River lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del "Bosco della Musica" a Rogoredo

Più letti

All’East River tra i tanti dibattiti sulla Milano di domani, si è parlato anche del domani della musica, in particolare del futuro “Bosco della Musica” che sorgerà a Rogoredo.

Il progetto. Dopo i mesi di stop causati dal coronavirus il presidente del Conservatorio “Giuseppe Verdi”, Raffaello Vignali, riprende la sua idea tanto semplice quanto eccezionale: trasformare il bosco della droga di Rogoredo in un bosco della musica.

Entro la fine dell’anno si chiuderanno gli accordi con il Governo per ottenere i fondi necessari per la realizzazione del campus musicale, che diventerà la seconda sede del Conservatorio milanese, e sarà dedicato alla “popular music”, ovvero pop, rock e jazz.

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Gli spazi interessati saranno quelli della Palazzina Chimici, ex sede delle Acciaierie Redaelli, ormai in disuso dal 1984, anno in cui cessò l’attività dell’impianto.

«Il masterplan preparato dal Politecnico è pronto, a settembre partiremo con la progettazione definitiva – ha dichiarato all’East River Vignali -. Entro dicembre spero di chiudere gli accordi per il finanziamento dell’opera. Servono 50 milioni di euro per realizzare la nuova sede del Conservatorio. La Regione Lombardia ha già stanziato a fine luglio dieci milioni di euro. Gli altri fondi dovrebbero arrivare dal Governo. Sono in ballo due ministeri, quello delle Infrastrutture e quello dell’Università e della Ricerca. Il primo ci ha già assicurato 20 milioni di euro. Quanto al secondo, abbiamo incontrato a luglio il ministro Manfredi, che ha apprezzato il progetto. Siamo fiduciosi: i fondi arriveranno. Entro settembre, poi, sarà definita con il Comune la cessione dell’area al Conservatorio».

L’edificio. Secondo il progetto l’ex Palazzina Chimici conserverà la sua forma, anche se sarà completamente riqualificata ed immersa nel verde. La sede bis del Conservatorio, oltre alle aule per la didattica, avrà 200 posti letto per docenti e studenti ed un auditorium coperto da 400 posti. E ci saranno anche laboratori per produzioni musicali e sale di registrazione. Quella che prenderà vita a Rogoredo sarà una vera e propria cittadella della musica.

«Vogliamo creare anche laboratori non usuali per il Conservatorio – ha svelato il presidente –. Ci sarà una bottega di transizione per gli studenti che escono dalla scuola civica di liuteria: li ospiteremo gratuitamente per cinque anni. In più vorremo aprire una scuola per il restauro e l’accordatura dei pianoforti, che in Italia manca».

 

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...