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28. 04. 2024 09:26

“Quattro”, la farfalla di Etsom per i pneumatici di tutte le stagioni

L'opera per promuovere i nuovi AllSeasonContac2 di Continental: una farfalla con quattro ali diverse per rappresentare la diversità e la bellezza della natura durante tutto l’anno e l’adattabilità del prodotto a tutte le condizioni atmosferiche

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Per tutto il mese di settembre in corso Garibaldi 81 sarà visibile “Quattro”, il nuovo murales che Alessandro Conti, in arte Etsom, ha realizzato per il Gruppo Continental in occasione del lancio dei nuovi pneumatici quattro stagioni AllSeasonContact 2.

L’obiettivo è quello di mettere in risalto la perfetta adattabilità di questo nuovo prodotto alle differenti condizioni atmosferiche rappresentate dalle quattro stagioni. Per farlo, si è scelta la bellezza, attraverso un’opera che milanesi, turisti e curiosi avranno l’opportunità di ammirare, fotografare e “instagrammare” fino a fine mese. Si tratta di una composizione dove le stagioni che si susseguono hanno le sembianze di una farfalla che le porta dipinte sulle ali, ciascuna con i propri colori, con una natura rigogliosa che le rappresenta e le condizioni meteo che le caratterizzano.

L’opera è maestosa ed è realizzata direttamente sulla facciata di un edificio grazie all’utilizzo di vernice spray, tecnica protagonista della produzione artistica di Etsom. Il murales, una volta ultimato, è stato interamente rivestito da una copertura trasparente, idrorepellente e fotocatalitica che, grazie alla luce solare, permette la riduzione degli inquinanti atmosferici, abbassando la concentrazione di ossido di azoto e ossido di zolfo, rispettando così l’ambiente. «Ho scelto questo soggetto, che per sua natura durante il ciclo di vita attraversa 4 fasi molto diverse fra loro pur mantenendo la propria identità, per rappresentare la versatilità e le sfaccettature che caratterizzano il prodotto oggetto della campagna – racconta Etsom – Le quattro stagioni dell’anno diventano le quattro ali della farfalla che si libra in volo sulla città, regalando al pubblico un momento di leggerezza».

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Anche l’edicola antistante la facciata che ospita la maxi opera di Etsom sarà coinvolta: fino al 16 settembre sarà vestita con i colori Continental e diventerà oggetto di contenuti virali realizzati da cinque influencer: mr_sapone, otto.climan, saramilletti, laura_manfredi, Coolinmilan. Perché l’arte è condivisione.

Pneumatici AllSeasonContact 2, quattro domande a Etsom: «La mia farfalla per emozionare la città»

La natura, i fiori, gli animali sono spesso al centro delle tue opere. Cos’altro accomuna i tuoi lavori?
«Dal punto di vista estetico, senza dubbio una certa semplicità a livello compositivo che non preclude una ricchezza a livello di significato. Come nel caso di queste composizioni arboree, un unico soggetto racchiude una serie di elementi simbolici che ne rendono più completa ed interessante la narrazione, sempre in relazione al luogo per i quale vengono progettati».

Cosa si prova a realizzare un’opera su una “tela” così vasta e che potrà essere ammirata da chiunque passi da quella strada?
«Anche se ormai ho fatto una certa abitudine a lavorare su grandi dimensioni, è impossibile non considerare l’impatto che un’opera di questo tipo possa avere risultando così visibile ad un grande pubblico. E’ una grande motivazione per me, che oltre a cercare sempre di dare il massimo, mi porta a considerare il rapporto della mia produzione artistica in relazione con lo spazio pubblico».

Etsom
Etsom

Qual è il tuo rapporto con le tue opere, sapendo che non resteranno lì per sempre?
«Questa è una fra le domande più gettonate ed è una questione con la quale non si smette mai di fare i conti! Realizzare un’opera così imponente comporta uno sforzo fisico non indifferente e l’esperienza è davvero immersiva. Giorni e giorni di lavoro per dare vita a qualcosa di effimero potrebbero risultare un’esagerazione agli occhi di qualcuno ma l’esperienza va vissuta come una grande opportunità, quella di avere a disposizione uno spazio importante per potersi esprimere, un privilegio non indifferente spesso in grandi città che talvolta sembrano non accorgersi del passaggio di una singola persona».

Quale altro muro milanese ti piacerebbe dipingere e perché?
«Sicuramente una parte di me cerca sempre nuove sfide e quindi direi il muro più grande della città! Anche se molte fra le opere che ho realizzato magari non hanno dimensioni eclatanti ma hanno saputo coinvolgere in modo speciale la gente a tal punto da affezionarsene, a sentirle orgogliosamente parte della propria realtà di quartiere, raccontarle, proteggerle. Questo è ancora più importante!».

Pneumatici AllSeasonContact 2, Giorgio Cattaneo racconta la campagna di lancio: «A Milano gli pneumatici devono essere pronti a tutte le condizioni»

Giorgio Cattaneo di Continental Italia racconta la campagna di lancio di AllSeasonContact 2 e la sua visione della città: «La mobilità gioca un ruolo importante. Noi facciamo business con le vetture, ma dev’essere sostenibile»

«Per promuovere il nuovo pneumatico quattro stagioni AllSeasonContact 2 volevamo una strada diversa, più creativa, orientandoci verso la realizzazione di un murales perché questa metodologia abbellisce molto la città», spiega a Mi-Tomorrow Giorgio Cattaneo, PR, Communication & Event Manager di Continental Italia.

Come è nata la collaborazione con Etsom e come avete scelto il soggetto dell’opera?
«Fra le varie firme, è stato scelto Etsom perché abbiamo trovato in lui un piacevolissimo uso degli elementi della natura: utilizzando elementi grafici come foglie, frutti e fiori costruisce altre immagini e questo ci è piaciuto particolarmente. Il soggetto, legato alle stagioni, è particolarmente adatto al nostro prodotto».

Giorgio Cattaneo
Giorgio Cattaneo

Perché avete scelto Milano per la campagna di comunicazione?
«Perché Milano è molto aperta a questo tipo di creatività e si presta a sperimentare nuovi modi di comunicazione. Non siamo i primi, la pubblicità stessa è nata come forma di espressione artistica. Il risultato complessivo fa piacere a tutti noi come milanesi e conferisce alla città un dinamismo particolare».

Come vede il futuro della mobilità a Milano, alla luce della richiesta di maggior sicurezza e dell’utilizzo di auto sempre più ecologiche?
«Credo sia una priorità per una città orientata al futuro come Milano e la mobilità gioca un ruolo importante. Noi facciamo business con le vetture, ma dev’essere sostenibile. Per farlo dobbiamo lavorare insieme, riducendo il traffico privato, aumentando i servizi pubblici o usando le biciclette elettrificate, che sono un esempio di come in una città non troppo grande e perfettamente in piano come Milano sia possibile immaginare una mobilità su due ruote a pedali per ridurre la quantità di traffico. A patto che ci siano le condizioni di sicurezza, con adeguate soluzioni urbanistiche».

Quali sono i vantaggi di utilizzare pneumatici 4 stagioni rispetto al cambio gomme ogni sei mesi?
«Il primo vantaggio è che non ci si deve preoccupare del cambio di stagione, ma solo di verificare in modo regolare la manutenzione. Gli pneumatici sono di elevatissima tecnologia, ma hanno bisogno di attenzione, come la verifica della pressione e dello stato di usura. Il prodotto è cresciuto dal punto di vista tecnologico, si investe moltissimo in ricerca e sviluppo per far sì che lo si possa usare sia nella stagione molto calda che in quella molto fredda, anche dove è obbligatoria l’attrezzatura invernale, anche sulla neve».

Per la viabilità urbana in una città come Milano, che alterna situazioni di traffico congestionato a tratti di ampia scorrevolezza, quali sono le performance più importanti che uno pneumatico deve garantire?
«Deve saper sopportare il freddo, l’acqua, gli asfalti autunnali coperti di foglie e garantire aderenza in situazioni potenzialmente sdrucciolevoli, come il passaggio sul porfido e sulle rotaie del tram. Deve essere capace di garantire lunga percorrenza ed essere adatto anche alle vetture elettriche. Bisogna ricordarsi che gli pneumatici condizionano il comportamento di una vettura, perché sono l’unico punto di contatto con l’asfalto: spesso si vedono automobili equipaggiate con dispositivi di sicurezza importanti, ma con pneumatici di primo prezzo, che tendono a inficiare tutti quei sistemi».

Pneumatici Continental, una storia in dieci tappe

1871

Anno di fondazione, ad Hannover, di Continental, prima azienda tedesca a produrre pneumatici per biciclette. Fra il 1904 e il 1905 diventa la prima società al mondo a produrre pneumatici auto con scanalature e inizia la produzione degli pneumatici rivettati antisdrucciolevoli, precursori dei pneumatici con chiodatura in acciaio.

1921

Prima azienda tedesca a lanciare sul mercato lo pneumatico a corda: un significativo miglioramento rispetto al più rigido tessuto di lino a maglia quadrata.

1951-1960

Continental avvia la produzione di cinghie di trasmissione con cavi d’acciaio e i primi pneumatici in Europa M+S appositamente progettati per l’inverno e le condizioni di ghiaccio. Inizia la produzione in serie di pneumatici radiali.

1967

Continental apre il Contidrom, primo centro di prova di pneumatici che, ad oggi, rimane uno dei più moderni circuiti di test pneumatici al mondo.

1972

Lancio dello pneumatico invernale senza chiodi ContiContact.

1991-1995

Lancio di ContiEcoContact, primo pneumatico sostenibile al mondo. Inaugurazione divisione Automotive System e presentazione ISAD, tecnologia chiave per i sistemi di propulsione ibridi.

2003

Nasce ContiSportContact2 Vmax, primo pneumatico stradale al mondo omologato per velocità fino a 360 chilometri orari.

2013

Arriva ContiLifeCycle, soluzione sostenibile che prolunga la durata degli pneumatici per autocarri attraverso una combinazione di riciclo della gomma.

2019-2021

Presentazione del Continental Urban Mobility Experience, veicolo elettrico con guida autonoma. Nasce ContiRe.Tex, tecnologia che utilizza filato di poliestere ricavato da vecchie bottiglie in PET.

2023

Presentato UltraContact NXT, pneumatico di serie più sostenibile del settore, realizzato con fino al 65% di materiali rinnovabili, riciclati e certificati secondo il bilancio di massa.

Pneumatici AllSeasonContact 2: come, dove, perché

In termini di comfort di guida, sicurezza sulla neve e aquaplaning, AllSeasonContact 2 rispetta gli standard del modello precedente, ma incrementa il chilometraggio del 15% e riduce la resistenza al rotolamento del 6%. Inoltre, il nuovo pneumatico offre una tenuta di strada superiore sull’asciutto e uno spazio di frenata ulteriormente ridotto anche sul bagnato. Progressi che sono stati ottenuti grazie a una serie di innovazioni che riguardano la carcassa dello pneumatico, il design e la mescola del battistrada.

Nel progettare AllSeasonContact 2, Continental ha pensato a un design con scanalature a V, che offre vantaggi sul bagnato, creando speciali canali che supportano l’espulsione dell’acqua verso i fianchi dello pneumatico e facilitano il drenaggio dell’area di contatto. I nuovi plastificati ad alto effetto ammortizzante garantiscono un’aderenza sicura e una risposta precisa dello sterzo in condizioni stradali di neve e ghiaccio. Una nuova composizione polimerica offre un buon grip e brevi spazi di frenata su strade asciutte bagnate, anche in estate.

AllSeasonContact 2
AllSeasonContact 2

Pneumatici AllSeasonContact 2: 4 motivi per sceglierli

Comodità

Non serve cambiarli estate/inverno, ma è necessario controllare periodicamente che la pressione sia corretta (come per tutte le gomme)

Efficienza

Garantiscono ottime percorrenze (resa kilometrica) grazie al design del battistrada e alla struttura della carcassa

Piacere di guida

Disegno a V per una resa ottimale su fondi bagnati e un prefetto drenaggio dell’acqua

Sicurezza tutto l’anno

Grazie alla ricerca sulla mescola garantiscono eccellenti prestazioni in tutte le condizioni atmosferiche, estate e inverno.

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