Una situazione di stallo burocratico paralizza gli uffici del Comune di Milano, il cuore amministrativo della città, dove si sono accumulati circa 35.000 atti giudiziari e amministrativi non ancora notificati, alcuni dei quali risalgono a due anni fa. Questo ingorgo burocratico a Palazzo Marino impedisce l’efficace gestione delle multe, delle tasse locali come la TARI, la TASI e l’IMU, e delle ordinanze di sicurezza relative a seconde case, con significative conseguenze per i cittadini e per le amministrazioni coinvolte.
Comune di Milano, uffici in tilt
Giovanni Molisse, segretario della Funzione Pubblica CGIL di Milano, evidenzia che l’arretrato si deve principalmente alla cronica carenza di personale negli uffici del Comune di Milano, una situazione che ha portato a frequenti reclami da parte di altre amministrazioni locali. «Siamo di fronte a un vero e proprio collasso del sistema di notificazione, con atti che, una volta aperti, rivelano di essere stati inviati addirittura due anni fa», afferma Molisse.
Comune di Milano, sono 10 le persone dedicate
Il personale attualmente impiegato nella gestione delle notifiche è drammaticamente insufficiente per le esigenze di una metropoli come Milano. «L’ufficio conta solo una decina di dipendenti dedicati, mentre altri quaranta si occupano della distribuzione diretta degli atti ai cittadini», continua Molisse. In risposta all’emergenza, il personale sta cercando di prioritizzare le comunicazioni più urgenti, come quelle che richiedono interventi immediati su proprietà considerate a rischio.
Comune di Milano, verso la privatizzazione di alcuni servizi?
Oltre ai problemi legati alle notifiche, la carenza di personale al Comune di Milano si riflette negativamente anche su altri servizi essenziali, come l’anagrafe e lo stato civile, dove si registrano lunghi ritardi nell’appuntamento per documenti di identità e nelle trascrizioni degli atti. I sindacati locali, includendo CGIL, CISL e CSA, hanno espresso preoccupazione per la potenziale privatizzazione dei servizi cimiteriali, un altro settore gravemente colpito dalla riduzione del personale.
Comune di Milano, in sette anni 1.000 dipendenti in meno
Recentemente, i sindacati hanno lanciato un appello ai cittadini milanesi, chiedendo solidarietà e supporto nella battaglia per incrementare gli organici e mitigare l’effetto del costo della vita sulla fuga dei lavoratori pubblici dalla città. Il personale di Palazzo Marino ha subito una netta riduzione, passando dai 14.000 dipendenti del 2017 agli attuali 13.000, un minimo storico che mette a rischio la qualità dei servizi offerti ai cittadini.