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10. 10. 2024 16:56

Cosa ci fa la Madonnina nella Darsena: i perché del progetto

Qual è il messaggio dietro all’installazione Souvenir di Fabrizio Spucches, il video

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Emergendo dalle acque della Darsena di Milano, contempliamo un’immagine sorprendente: la Madonnina, simbolo indiscusso della città, che sembra emergere da un mare in tempesta. Questo straordinario progetto installativo, ideato da Fabrizio Spucches, è un potentissimo richiamo all’urgenza del cambiamento climatico e alle conseguenze devastanti che la nostra amata città ha affrontato negli ultimi mesi.

Madonnina nella Darsena, Souvenir di Fabrizio Spucches
Madonnina nella Darsena, Souvenir di Fabrizio Spucches

La Madonnina nella Darsena, il progetto di Fabrizio Spucches 

L’installazione, intitolata Souvenir, mette in risalto una delle immagini più iconiche di Milano: la statua della Madonnina che domina maestosamente il Duomo. In questa rappresentazione, l’artista immerge la statua nelle acque della Darsena, come se l’intero edificio fosse stato inghiottito da inondazioni e tempeste. Nonostante gli ostacoli incontrati nel processo di realizzazione, Spucches ha deciso di portare avanti il suo progetto, anche se i permessi gli sono stati negati. Inizialmente, Souvenir avrebbe dovuto essere il punto di partenza di una raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dalle alluvioni in Pakistan, programmata per luglio 2023. Nonostante i progressi e l’autorizzazione da parte delle autorità competenti, a soli due giorni dall’inaugurazione, l’Arciprete di Milano, Mons. Gianantonio Borgonovo, ha bloccato l’evento, citando ragioni relative alla mercificazione dell’immagine della Madonnina. 

Madonnina nella Darsena, Souvenir di Fabrizio Spucches
Madonnina nella Darsena, Souvenir di Fabrizio Spucches

Ironizzare sullo sfruttamento della Madonnina

Come suggerisce il titolo stesso, Spucches intende ironizzare sul modo in cui l’istituzione utilizza abitualmente l’iconica statua per scopi commerciali, mentre vieta il suo utilizzo per raccogliere fondi umanitari. Per realizzare Souvenir, l’artista ha quindi acquistato una riproduzione della Madonnina, regolarmente in vendita presso il negozio ufficiale della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, e l’ha trasformato in una potente testimonianza artistica.

Madonnina nella Darsena, Souvenir di Fabrizio Spucches
Madonnina nella Darsena, Souvenir di Fabrizio Spucches

Il messaggio di Fabrizio Spucches 

Attraverso questa installazione, Fabrizio Spucches ci invita a riflettere sulla fragilità dei nostri ecosistemi e sulla necessità di agire in modo responsabile nei confronti dell’ambiente. Souvenir ci ricorda che le conseguenze del cambiamento climatico stanno già impattando le nostre città, e che dobbiamo unire le forze per trovare soluzioni efficaci. In un mondo comandato dalla mercificazione, l’arte può agire come strumento di denuncia, portando alla luce problematiche che spesso vengono ignorate. Souvenir è un’autentica chiamata all’azione, un invito a mettere in primo piano la protezione del pianeta e delle nostre comunità, anziché il profitto personale.

La lettera scritta all’Arciprete del Duomo di Milano 

A seguire, la lettera aperta inviata dall’artista a Mons. Prof. Gianantonio Borgonovo Arciprete del Duomo di Milano

Caro Monsignor Borgonovo,

sembra inutile, perché tutti conosciamo la terribile situazione, ripetere quanto il cambiamento climatico sia un problema sempre più grave e sempre più attuale. Eppure, per altri motivi, è stato inutile ripeterlo a lei.

Per uno strano gioco del destino, proprio nei giorni in cui il clima metteva in ginocchio Milano con un nubifragio, un’installazione che avevo progettato avrebbe dovuto essere esposta in un punto nevralgico della nostra Città: una copia del simbolo più rappresentativo, la nostra Madonnina, doveva emergere dalla Darsena, come se Milano si fosse svegliata completamente allagata.

Lo stavamo progettando da mesi: finanziato con fondi dell’Unione Europea, patrocinato dal Comune e promosso e organizzato da un’importantissima associazione umanitaria, che attraverso questa operazione avrebbe fatto una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per le popolazioni del mondo che, a causa dei cambiamenti climatici, hanno visto la loro vita andare in frantumi.

Era tutto pronto: architetti e ingegneri avevano messo in sicurezza l’operazione, straordinari artigiani avevano replicato la statua, decine di persone avevano lavorato all’organizzazione di questa operazione. Lei, però, ha deciso di porre un categorico veto: la figura della Madonnina non si mercifica”. Nemmeno per raccogliere fondi per gli ultimi, per donne e bambini disperati.

Allora mentre mortificato dal suo divieto passeggiavo in Piazza Duomo, ho pensato che dovete avere un senso del concetto di “mercificazione” diverso dal mio, perché in pochi metri ho incontrato centinaia, migliaia di souvenir della Madonnina. Solo nel vostro shop ufficiale ci sono modellini di diverse dimensioni, oltre al fatto che l’effigie della Madonnina è riprodotta su tazze, profumi e persino alcolici. E sa che ho pensato? Che il peccato più grande sia invece stare con le mani in mano: così ho comprato proprio da voi il modello più prezioso, una Madonnina in bronzo da 790 euro, e l’installazione l’ho fatta ugualmente.

Quella che avevano realizzato i nostri artigiani, alta più di quattro metri, giace in un magazzino. Forse se anche su quella avessi inizialmente riconosciuto una royalty a voi sarebbe andata diversamente, ma questo non lo sapremo mai. Da questa che ho comprato nei vostri shop “ufficiali” chissà quanto guadagnate. Non mi interessa; l’unica cosa che mi importa è che questo piccolo gesto contribuisca a portare in luce, oltre al tema iniziale che mi ero proposto, anche la necessità di rivedere il vocabolario alla voce “mercificazione”.

Milano, 8 settembre 2023 Fabrizio Spucches

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