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18. 05. 2024 15:41

Cancellato il murale Berlusconi in via Volturno

L'opera dell'artista aleXsandro Palombo ieri era stata vandalizzata

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A soli due giorni dalla sua apparizione questa mattina gli addetti al decoro urbano hanno rimosso il murale Berlusconi a Milano, in via Volturno, dove l’ex premier era cresciuto. A darne notizia è aleXsandro Palombo, l’artista che aveva raffigurato l’ex leader di Forza Italia con vicino il disegno di una targa che riportava l’indicazione di “Via Silvio Berlusconi 1936-2023”.

Murale Berlusconi, le scritte offensive

Ieri mattina il murale era stato vandalizzato con scritte offensive, poi ripulito e stamani è stato cancellato con vernice grigia anche se sul muro, sottolinea l’artista, è ancora visibile l’ombra del ritratto del Cavaliere che ha resistito alla rimozione. Sull’opera, accanto alla scritta “Self-Made Man”, era apparsa la frase “Con l’aiuto della ‘Ndrangheta”, mentre sulla targa toponomastica sotto Via Silvio Berlusconi è stato scritto “Ex Pdc – Uomo d’affari e vecchio p….”, frasi offensive e ingiuriose che sono state prontamente cancellate dai residenti del quartiere.

Via Silvio Berlusconi a Milano, artista AleXsandro Palombo
Il murale Berlusconi prima di essere cancellato

Murale Berlusconi lì dove l’ex premier è cresciuto

L’opera originale ritraeva Berlusconi in abito elegante di colore blu con la sua immancabile cravatta a pois, in una mano un secchiello con della colla e la scritta Self-Made Man, nell’altra mano un pennello intriso di colla con cui ha affisso una targa toponomastica che riporta la nuova indicazione del luogo “Via Silvio Berlusconi 1936-2023”. Il murale era stato posizionato davanti allo stabile dove il Cavaliere è cresciuto insieme a mamma Rosa, il padre Luigi, la sorella Maria Antonietta e il fratello Paolo.

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aleXsandro Palombo, l’autore del murale Berlusconi

aleXsandro Palombo aveva deciso di lasciare il suo segno nel quartiere Isola, che Berlusconi non aveva mai dimenticato e che lo ha visto crescere e formarsi, un tempo luogo operaio e cuore pulsante del Partito Comunista milanese ed oggi quartiere alla moda e del lusso, sovrastato dai grattacieli simbolo del capitalismo finanziario della nuova avveniristica Milano.

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