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28. 04. 2024 09:26

Paolo Conte alla Scala di Milano: perché è un grande «sì»

Tra critiche e polemiche, non è la prima volta che il Piermarini accoglie talenti di generi musicali non classici e non lirici

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Paolo Conte alla Scala di Milano: basta critiche e polemiche. Oggi, domenica 19 febbraio 2023, il cantautore e polistrumentista si esibisce nel più noto teatro meneghino e fa sold-out. I biglietti dello spettacolo andati subito a ruba dimostrano una sola cosa: i milanesi non vedono l’ora di ampliare le loro conoscenze musicali, andando ad ascoltare qualcuno che, per una volta, è «diverso dal solito».

Paolo Conte alla Scala di Milano : un’occasione da non perdere

Sì, è vero. Dobbiamo ammetterlo. Paolo Conte alla Scala si può considerare un evento «fuori dagli schemi». Egli infatti non è il «solito» artista. Non si occupa di lirica o di musica classica come tutti i grandi personaggi che sono passati dal teatro più famoso del capoluogo lombardo. Egli è un pianista di formazione jazz ed è considerato uno dei più innovativi cantautori nel nostro Paese. Paolo Conte alla Scala di Milano dunque è una vera e propria perla.

Un’occasione da non perdere. I biglietti del recital, nel quale l’artista si esibisce con un ensemble di 11 strumentisti presentando una scaletta creata appositamente per la speciale occasione, erano stati messi in vendita lo scorso 2 dicembre e avevano raggiunto il sold-out nel giro di 24 ore. Ancora una volta a parlare è l’Arte con la A maiuscola. Quella che sa farsi riconoscere. Quella amata dal pubblico. Quella che in molti non vedono l’ora di vedere.

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Tra le altre cose, non è la prima volta che il Piermarini accoglie talenti di altri generi musicali. Ma è la prima volta ce ne accoglie uno italiano. Paolo Conte alla Scala dunque non è un evento qualsiasi.

la scala di milano Paolo conte alla scala

Paolo Conte alla Scala di Milano: critiche e polemiche

Se da una parte in molti riconoscono l’estro artistico e l’apporto musicale che porta Paolo Conte alla Scala di Milano, dall’altra non sono pochi nemmeno coloro che criticano questa decisione. Tra polemiche e commenti negativi, c’è addirittura chi ha chiesto (e chiede ancora oggi) di annullare il concerto.

Ma com’è possibile? Perché? A qualcuno il tutto esaurito di Conte al teatro meneghino non va proprio giù. Il motivo? Paolo Conte, con la sua musica, non rientrerebbe nei canoni dei classici artisti che solitamente vediamo al Teatro alla Scala.

C’è chi gioisce nel vedere Paolo Conte alla Scala di Milano e chi invece non ne vuole nemmeno sentire parlare. Il suo spettacolo sul palco di questo teatro – a loro dire – autorizzerebbe l’entrata in scena di un tipo di musica diversa da quella lirica o classica. E – sempre a loro dire – questo non sarebbe affatto un bene.

Paolo Conte alla Scala di Milano: i motivi del «sì»

I motivi del perché Paolo Conte alla Scala di Milano sia un evento imperdibile e speciale sono diversi. Per prima cosa non dobbiamo dimenticare che il cantautore e polistrumentista si è già esibito in grandi teatri d’opera italiani, come il San Carlo di Napoli. Quella volta, il successo fu incredibile. E no, non ci fu nessuna polemica. Conte non «violò» la sacralità di un edificio così storico e così importante.

Egli si è anzi dimostrato all’altezza di quel luogo. Il Wall Street Journal lo ha paragonato ad un altro grande italiano: a niente di meno che Federico Fellini. Il giornale ha scritto che ascoltare la musica di Conte è come «sentire nelle orecchie un film» del noto regista. Il francese Le Figaro invece lo ha riconosciuto come una vera e propria «istituzione».

Per concludere, considerate tutte queste cose, ha ancora senso chiedersi se valga davvero la pena criticare lo spettacolo di Paolo Conte alla Scala di Milano? A dare una risposta sarà ancora la musica, senza bisogno di troppe parole.

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