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28. 04. 2024 21:53

Quel pasticciaccio brutto della biblioteca di Calvairate

La nuova struttura dopo ritardi e burocrazia non è ancora stata aperta

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C’era una volta una biblioteca a Calvairate piccina piccina, tra piazzale Martini e via Ciceri Visconti. Accogliente, ma bisognosa di un intervento perché un po’ anzianotta. Saggiamente l’Amministrazione un giorno decise di abbattere la vecchia per farne una nuova. Una cosa molto buona e giusta, perché a volte ci si dimentica di quanto sia importante avere biblioteche belle e funzionali nei quartieri più popolari della città (chi scrive odia il termine “periferia” e vive a Calvairate, che considera il suo centro).

Dopo quattro anni la nuova biblioteca di Calvairate è ancora chiusa

Le biblioteche non sono manufatti inermi, sono un potenziale motore, sono scintille di azioni positive, sono luoghi di futuro proprio per la quantità di passato e di sapere che contengono e che mettono a disposizione di tutti, senza distinzione di ceto. Ora, se per caso vi trovaste davanti alla biblioteca di Calvairate, ne vedreste una bellissima nuova di zecca, però chiusa. Come se non bastasse, di recente un vetro è stato rotto. Sono passati quattro anni dalla chiusura della vecchia struttura e non si sa ancora quando aprirà quella nuova.

Passino i ritardi dovuti alla pandemia durante la costruzione. Ma ora, nei suoi effetti pratici quotidiani, la pandemia è finita e negli ultimi 15 mesi si è assistito a una gara di rimpalli sulla biblioteca di Calvairate su collaudi, arredi e tutte quelle cose burocratiche in cui le migliori intenzioni si perdono, come sottolineato da una valente consigliera del Municipio 4 (conosciuta a molti come “La Pisa”) che sul tema si è spesa diventando l’incubo degli uffici comunali. Ma in questo Paese, anche in quella Milano che noi pensiamo tanto diversa, funziona così: chi esige risposte doverose è considerato, quando va bene, un rompiscatole.

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