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25. 04. 2024 12:09

San Siro è perduto, ora Milano non perda anche Inter e Milan

Il Meazza è destinato all'abbandono, veder emigrare le due società sarebbe una figuraccia senza pari

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«Credo che questa lunga e ancora non definita storia abbia una sola grande certezza. Le due squadre non vogliono più stare a San Siro e nessuno può costringerle a ristrutturarlo». Lo aveva già detto un paio di giorni fa Beppe Sala, lo ha ribadito ancora una volta nel podcast che il sindaco di Milano porta avanti quotidianamente. Se il destino del Giuseppe Meazza appare segnato, adesso l’unica cosa che Milano può fare è impegnarsi per non “perdere” anche Inter e Milan, pronte a emigrare per costruire altrove i loro nuovi stadi.

Bye bye San Siro e bye bye Milano?

«Per me è doveroso impegnarsi fino in fondo perché si trovi una soluzione alternativa nel Comune di Milano», ha aggiunto Sala, consapevole che vedere entrambe le squadre milanesi costruire la loro nuova casa fuori dal capoluogo sarebbe uno smacco per l’intera città. E d’altronde questo rischio c’è ed è molto concreto: l’Inter sta già puntando su Rozzano, il Milan adesso sembra concentrarsi sull’area La Maura ma aveva già sondato l’opzione Sesto San Giovanni – e chissà che non sia un’ipotesi ancora in piedi visti i primi “no” che si sono già levati contro il nuovissimo progetto.

Inter-Milan 1-0, Bastoni e Messias, foto Fotogramma

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«San Siro? No, grazie»

D’altronde entrambe le società erano state subito chiare nelle loro intenzioni: «Quando Inter e Milan sono venute da me per parlare del nuovo stadio – prosegue Sala – io ho subito proposto di avviare una grande ristrutturazione di San Siro essendo disponibile a cedere loro la proprietà. Ma devo dare atto alle squadre che in maniera molto netta mi hanno detto che non era un’opzione che potevano considerare». Nuovo stadio o niente insomma, cosa però che a “qualcuno” però non è piaciuta ed è lo stesso sindaco ad ammetterlo poco dopo.

San Siro vittima (anche) della politica

«Ad essere onesti non possiamo ignorare che una parte del Consiglio comunale, anche della mia parte politica, il nuovo stadio non lo ha mai veramente voluto – ha precisato Sala -. Soprattutto se la cosa dovesse portare il sacrifico del vecchio stadio». Uno stallo inaccettabile che alla fine è tornato indietro come un boomerang: il Comune si ritrova adesso un San Siro che nessuno vuole e destinato ad essere abbandonato e le due squadre pronte  – se necessario – a fare le valigie. Non c’è che dire, un trionfo su tutta la linea.

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