I giornalisti non ci stanno. Dopo le accuse lanciate ieri dal sindaco Sala, il quale aveva parlato dell’impossibilità di distinguere tra «assembramenti di serie A e serie B», sono arrivate anche le repliche da parte dei diretti interessati.
Le dichiarazioni. «I giornalisti stanno lavorando e non sono sui Navigli a prendere l’aperitivo – dichiara Paolo Perucchini, presidente dell’associazione lombarda dei giornalisti -. I giornalisti e gli operatori dell’informazione non vanno né colpevolizzati né additati come irresponsabili quando, nel cercare di fare il loro lavoro si ritrovano anche in tanti a meno di un metro di distanza l’uno dall’altro».

Anche il gruppo dei cronisti lombardi non accetta le critiche unanimi ricevute dal mondo social e dal primo cittadino milanese. «Ognuno di noi era lì per vedere e per documentare, per provare a fare una domanda – sottolinea Marianna Vazzana, giornalista del gruppo -. È il nostro lavoro. Non si poteva fare tutto questo stando a distanza: è chiaro. Non eravamo lì né per divertimento e né per accanimento: solo per fare il nostro lavoro».