Dall’ospedale Niguarda arrivano nuovi chiarimenti in merito al “mini focolaio” verificatosi nel reparto di Oncoematologia. Dalla fonti raccolte il contagio è stato contenuto e la situazione è perfettamente sotto controllo.
I fatti. Il reparto che ospita i malati oncologici è rimasto in funzione anche durante la pandemia. Proprio per tale motivo già a partire dal mese di aprile il personale medico è stato sottoposto a tampone faringeo e al test sierologico con risultati negativi.
Tuttavia tra la seconda metà di maggio e l’inizio di giugno alcuni dipendenti hanno mostrato una sintomatologia riconducibile al Covid. Di conseguenza la direzione ha deciso di sottoporre i lavoratori interessati, circa 190 persone, a nuovi test. Questa volta i risultati hanno mostrato la positività in 11 dipendenti, alcuni dei quali erano coniugi e conviventi.
Dei pazienti presenti nel reparto nessuno invece è risultato positivo. Ciò nonostante i degenti sono stati trasferiti in altri reparti per procedere alla bonifica e alla sanificazione dell’intero ambulatorio di Oncomatologia.
Specializzandi. «Si tratta di una situazione controllata e contenuta – si legge nella nota diramata dal Niguarda – gestita con tempestività, senza interferire con l’attività di assistenza ai pazienti».
La direzione inoltre smentisce anche le voci che indicavano l’origine del focolaio tra gli studenti specializzandi, affermando «che non vi sono evidenze tali da far risalire a loro l’origine del contagio».