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27. 04. 2024 02:50

Scala, streaming sì o no? Lettera di richiamo al musicista controcorrente

La Scala è chiusa e la riapertura resta un'incognita: la protesta di un musicista

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Danilo Rossi è la prima viola della Scala. Nei giorni scorsi alcune sue dichiarazioni avevano fatto scalpore mettendo in imbarazzo i suoi colleghi della Scala: chiedeva di tornare a lavoro in streaming rinunciando alla cassa integrazione.

Le dichiarazioni. In una lettera inviata al Corriere scriveva così: «La verità è che qualcuno preferisce non lavorare. Ai lavoratori non è stato chiesto nulla di fronte alla decisione di non produrre a porte chiuse preferendo la cassa integrazione. Si pensa di andare avanti così fino a maggio, senza fare nulla? Ma è una vergogna».

Le esternazioni sono state sostenute da alcuni colleghi del Loggione, mentre altri hanno bollato la visione di Rossi come personalistica, tra cui la stessa Fondazione Scala che avrebbe fatto giungere una lettera di richiamo nei confronti del suo dipendente.

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Scala streaming

Condizione privilegiata. I lavoratori della Scala sono in una condizione agiata rispetto ai colleghi dello spettacolo. Grazie all’accordo raggiunto dai sindacati e dal teatro, ottengono il Fis, il fondo integrativo che consente loro di mantenere lo stipendio e stare a casa. A tutto ciò si aggiunge che gli artisti spesso sono anche insegnanti e perciò ottengono ulteriori introiti dalle lezioni.

Tuttavia se la Scala riaprisse in streaming dovrebbe rinunciare al Fis e versare lo stipendio ai propri dipendenti senza incassare alcun soldo dalle biglietterie.

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