Il bollettino regionale, Gallera: «Positivi a 42mila, solo due in più in terapia intensiva»

La conferenza stampa dell'assessore regionale al welfare

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L’assessore regionale al welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha fornito in conferenza stampa un aggiornamento riguardo alla situazione del coronavirus.

 

Gallera: «Abituiamoci alle mascherine»

«Dovremo abituarci ad usare tutti le mascherine da qui in poi, ne stiamo producendo tre diversi tipi che hanno un filtraggio dell’80%, al livello delle mascherine chirurgiche. La prima azienda ne sta producendo 900mila al giorno, ormai arriveranno in maniera più strutturata e abbondante sui nostri territori. Dobbiamo abituarci a proteggere noi stessi e gli altri, è la premessa dell’assessore.

Gallera, i numeri di oggi

I numeri di oggi – continua – confermano quel che abbiamo visto: il totale dei positivi è di 42.161 con un +1.154, più ridotto rispetto a ieri. I ricoverati sono 11.815 (+202), ieri era +461. C’è una riduzione significativa degli ingressi in pronto soccorso, in terapia intensiva ci sono 1.330 persone, solo due in più. Ieri erano +9.

I posti di terapia intensiva occupati in questi quaranta giorni sono 2.826. Dal 20 febbraio ad oggi sono stati dimessi in 573, ne sono deceduti in 792. Altro segnale molto bello sono i 1.082 dimessi in più in totale 10.337. Purtroppo l’ultimo dato a migliorare sarà quello dei decessi, che sono 6.818 e 458 in più».

Come mostrato dai dati, Milano diventa oggi la provincia con la crescita maggiore sul singolo giorno per i casi positivi: 347 in più, per un totale di 8.676. Superata Bergamo, che sale di 137 e arriva a 8.664. Anche tra le città Milano è quella con i numeri peggiori: +154 per un totale di 3.560.

Gallera ha parlato poi delle iniziative intraprese dalla Regione. «Solo a Milano, tra città e provincia, partiranno otto Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Sono importanti perché fanno le visite ai pazienti e quando vedono che non ci sono le condizioni idonee per restare nel domicilio lo collocano nelle degenze di sorveglianza. Contiamo di attivare oltre tremila posti letto nelle prossime settimane, 300 sono già a disposizione all’Hotel Michelangelo».

Oggi è stato anche il giorno della benedizione di monsignor Delpini al nuovo ospedale in Fiera. «Questi uomini e queste donne hanno lavorato in maniera straordinaria negli ultimi dieci giorni per trasformare un padiglione della Fiera in un ospedale. Dobbiamo reclutare e formare il personale, abbiamo inviato anche oggi alcuni medici specializzati nei nostri territori».

In ultimo un aggiornamento sui test virologici. «Se ne parla tanto, i primi che abbiamo visto a Pavia non sono stati soddisfacenti. Su 110 pazienti in ospedale in otto casi il risultato è stato negativo. Non riusciamo a recuperare i reagenti, è un tema che riguarda tutte le regioni. E’ partita la prima attività di valutazione su 100 diverse tipologie di test per la determinazione degli anticorpi».

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