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04. 05. 2024 20:43

Curiamo la crescita delle persone con disabilità attraverso il verde

La Fondazione La Comune, illustra Innesti lavorativi, un progetto per formare ragazzi a lavorare con piante e fiori

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Il progetto si chiama Innesti Lavorativi, è finanziato da Fondazione Comunità di Milano e nella prima annualità da Fondazione De Agostini, ha come obiettivo quello di accompagnare giovani con disabilità intellettiva in un percorso di avvicinamento al lavoro. Valentina Mari, è la responsabile comunicazione della Fondazione La Comune che è all’origine di questa iniziativa.

Mari, Fondazione La Comune, illustra Innesti lavorativi: «Sabato in via Trivulzio 20 apre il nostro negozio Fiori all’occhiello»

Quando è partito Innesti Innovativi?
«Nel settembre del 2022, abbiamo concluso la prima annualità e stiamo per iniziare la seconda».

Da dove sono arrivati i giovani?
«Li individuiamo attraverso call che facciamo ogni sei mesi, alle quali partecipano diverse realtà del territorio, sia enti pubblici che associazioni».

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Quale età considerate?
«Dai 20 ai 35 anni, è importante intervenire in questa fascia perché per le persone con disabilità il rischio di perdere competenze è più alto».

Come fate a capire quale può essere l’indirizzo giusto per questi giovani?
«Nel percorso che facciamo cerchiamo di capire se esiste per loro la possibilità di lavorare con noi oppure se si devono prendere in considerazione altri percorsi».

Quanti colloqui avete fatto?
«Sessanta, sono serviti per individuare 20 persone che abbiamo seguito».

Quali sono i risultati?
«Tre sono stati assunti da noi e uno fa un tirocinio, altri tre sono stati chiamati da altri».

Quanto incidono le disabilità intellettive sulla capacità di lavorare?
«Dipende, ci sono persone con disabilità al 100% che hanno competenze utili, possono lavorare».

Perché avete scelto il verde come ambito lavorativo?
«Questo progetto è nato con l’idea di assicurare ai giovani l’indipendenza che è possibile solo se si svolge un lavoro. Siamo stati bloccati dal covid ma appena l’emergenza è finita abbiamo ripreso in mano l’iniziativa, scegliendo il verde perché è molto congeniale per questi giovani».

Può essere più precisa?
«Lavorare nel campo del verde significa avere a che fare con un’evoluzione immediata, ad esempio se non curo la pianta finisce che muore: c’è un senso nel lavoro diretto».

I giovani si sono formati nelle aziende agricole?
«Sì, ne hanno frequentate alcune alle porte di Milano».

E’ difficile seguire questa formazione?
«E’ il nostro lavoro, dobbiamo essere in grado di dire se una persona è portata per un lavoro o se ha bisogno di un altro percorso, non tutti amano il verde, c’è chi preferisce relazionarsi con le persone».

Tutti dopo un anno sono pronti per lavorare?
«Alcuni sì, altri devono fare un tirocinio».

Come si annuncia il nuovo anno?
«Abbiamo 10 nuovi giovani e una bella novità».

Di cosa si tratta?
«Sabato 16 settembre, inauguriamo in via Trivulzio 20 Fiori all’occhiello, un negozio in cui lavoreranno i giovani che abbiamo assunto».

Cosa si troverà?
«Piante, fiori e tutto l’occorrente per la cura del verde».

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