L’arte di strada, per Giovanni Messina, alias MagiClown Trallallero, è la sua vita. Letteralmente: «Ho iniziato con spettacoli di marionette, poi nel tempo ho inserito nei miei numeri anche la magia. Sono anche un clown magico, uno sculture di palloncini e lavoro pure con bolle di sapone giganti».
Giovanni Messina, alias MagiClown Trallallero: «Con la mia associazione sono un punto di riferimento per chi si approccia per la prima volta alla strada»
E Milano è casa sua.
«Conosco molto bene il territorio, sono più di 35 anni che mi esibisco qui: faccio parte dell’arredamento della città. So cosa portare e cosa proporre. Nel corso degli anni è stato un crescendo, ho inserito gag, cercando di far evolvere i miei spettacoli nel tempo. Nell’asse centrale, che va da San Babila al Castello, visto che le persone sono prese di fretta e dai negozi, faccio qualcosa di più adatto al passaggio, funzionano maggiormente le marionette, le sculture di palloncini e la street magic, tanto che ho creato appositamente per il centro, per quel contesto, uno spettacolino ad hoc. Nei parchi invece sono più adatte le bolle di sapone».
Che tipo di reazione ha il pubblico?
«Va anche a periodi, non esiste una costante. In generale apprezzano molto, mi fanno foto, video, complimenti. Vale per me, come per i miei colleghi. L’arte di strada è un qualcosa che attrae perché porta valore alla città. I passanti ne hanno bisogno, non conta solo la vetrina del negozio, vogliono evadere un attimo, viversi momenti di cultura, divertimento, svago. Vale per Milano, come per tutte le città. Una volta forse, in termini economici, il pubblico era più generoso. Devo però dire che i milanesi e i turisti che gravitano qui danno riscontri positivi. E sono riconoscenti».
Cosa è cambiato rispetto ai suoi inizi?
«Prima a Milano eravamo una trentina di artisti, al massimo 50. Oggi ci sono migliaia di iscritti alla piattaforma specifica, anche se non tutti sono attivi. Sono cambiate le esigenze. C’è chi lo fa come ideale di vita, chi come hobby, chi come doppio lavoro, chi per guadagnare qualcosa in più, chi solamente per farsi conoscere. I principi dell’arte di strada forse si stanno perdendo. Molti intraprendono questa via tralasciando l’etica. Una volta noi artisti ci mettevamo d’accordo per una giusta convivenza con negozianti e passanti, adesso spesso manca il buon senso e una preparazione adeguata».
Avrà mille aneddoti da raccontare.
«Un sacco. La natura dell’arte di strada è un linguaggio universale. Le persone hanno voglia di comunicare e ti confessano come tu in quel momento gli abbia cambiato la giornata. Noi abbiamo a che fare con le emozioni: cade ogni barriera, ogni nazionalità, ogni credo. Gli artisti di strada puntano direttamente al cuore, per poter esprimere quel che si ha dentro anche in modo romantico».
Da chi vengono apprezzati principalmente i suoi spettacoli?
«Marionette e magia piacciono a tutti, non esiste un target preciso. Mi occupo di magia da 20 anni, ho studiato tantissimo, non sono i giochini che trovi su internet. Ho la casa piena di libri e materiale didattico. La magia è la mia vita, ogni giorno studio cose nuove e alla gente piace parecchio, forse perché è un periodo in cui c’è n’è davvero bisogno, magari per evadere da una realtà triste. I palloncini invece fanno impazzire i bambini, come le bolle di sapone, il che è del tutto normale».
Che obiettivo si pone con AleaCam, l’associazione che ha fondato?
«Di essere un punto di riferimento anche per chi si approccia una prima volta all’arte di strada. Non è che se hai un permesso, puoi fare quello vuoi. Devi rispettare sempre la libertà degli altri per una civile convivenza».
Chi è
Giovanni Messina, 62 anni, ha cominciato il suo lavoro di artista di strada nel 1988. Oggi si esibisce sia nelle postazioni delle grandi città, vedi Milano, dopo aver portato i suoi spettacoli in giro per l’Europa, sia in eventi privati, feste e compleanni. L’11 maggio del 2015 ha fondato AleaCam, acronimo di Associazione Libera Espressione A Cappello Artisti Milano, associazione della quale anche tutt’ora continua a essere il presidente. L’obiettivo è quello di interfacciarsi col Comune per portare migliorie in strada. Attraverso tavole di lavori periodici viene infatti cercato un dialogo costruttivo, volto a ottimizzare la situazione generale degli artisti che vogliono esplicitare la propria arte nel capoluogo lombardo, nonostante trovare una regolamentazione che accontenti tutti non sia semplice. Messina, dopo aver affinato le proprie abilità nel corso degli anni, regala oggi al suo pubblico esibizioni apprezzate da bambini e adulti, frutto di una grande passione, oltre che di un duro lavoro di esercitazioni e studio. Il suo nome d’arte è MagiClown Trallallero.
Qual è la piattaforma
Gli artisti di strada, per poter prenotare postazioni e slot della durata di un paio d’ore a Milano, devono essere iscritti alla piattaforma Open Stage (theopenstage.it). Inizialmente, lo scorso secolo o se preferite lo scorso millennio, si esibivano con la 121, un documento che risaliva al dopoguerra e che veniva rilasciato agli artisti itineranti. Poi, proprio a Milano, è stato istituito dal Comune, nel 2001, un regolamento con postazioni e orari, per cui ci si doveva recare in un ufficio in piazza Beccaria per ottenere i permessi settimanali. Successivamente è stato promosso Stradarte, mentre oggi il riferimento, come anticipato, è Open Stage, la piattaforma che permette agli artisti di strada di riservare in via telematica il “palco cittadino” su cui esibirsi.
