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25. 04. 2024 19:29

Di nuovo uno sgombero dei senzatetto dai tunnel della stazione centrale

Ancora uno sgombero dei tunnel della stazione Centrale: a distanza di un mese dal primo era tutto tornato come prima

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È successo di nuovo: è il terzo sgombero dei tunnel della stazione Centrale di Milano, in cui vengono requisite le uniche proprietà di quei disgraziati che si trovano a dover dormire nel sottopasso della stazione, mentre a loro viene chiesto di spostarsi nei dormitori comunali.

I tunnel del sottopasso sono diventati il riparo dei tanti senzatetto che cercano un posto al coperto per sbarcare queste gelide notti invernali.

A dicembre il primo sgombero dei senzatetto

Il primo sgombero è avvenuto lo scorso 16 dicembre e a denunciarlo sono stati, sul momento, i volontari dell’associazione Mutuo Soccorso Milano: a mettere in atto il primo sgombero furono alcuni agenti della polizia locale, con l’intervento dei mezzi dell’Amsa.

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Allora vennero gettate via coperte, materassi e quei pochi averi di proprietà dei senzatetto che si trovavano lì. «La polizia locale si è presentata in forza, con almeno 40 agenti, quando il cielo era già scuro. Le persone dimoranti lì, principalmente transitanti in fuga dalle nostre guerre, non sono state allertate con neanche un giorno di anticipo» aveva denunciato Mutuo Soccorso Milano.

Lo scorso martedì, come per lo sgombero del 16 dicembre, solo pochi senzatetto hanno accettato di recarsi a dormire nelle strutture adibite dal Comune: gli agenti della polizia locale hanno allontanato circa quaranta persone dai sottopassi, ribadendo la necessità di “usare i centri messi a disposizione dall’Amministrazione con il Piano freddo e consentire l’uso dei marciapiedi da parte dei cittadini”.


Non è una strategia, e se lo è non funziona: ad un mese di distanza infatti, da quel 16 dicembre, le condizioni disastrose di quei tunnel erano tornate le stesse: materassi, vecchie coperte, tende sono tornate a ricoprire i marciapiedi dei tunnel della stazione.

Il terzo sgombero: l’invito del Comune ad usare i dormitori comunali

Questa volta, prima dello sgombero vero e proprio, sono intervenuti una squadra di mediatori culturali che hanno distribuito volantini ai senzatetto, in varie lingue: si è chiesto  loro di accettare, temporaneamente, i letti messi a disposizione dal Comune attraverso il Piano Freddo. Gli agenti hanno inoltre comunicato ai senzatetto che non era necessario portare via con sé sul momento tutti i propri averi, perché sarebbero stati portati e conservati nel centro-deposito di via Barzaghi: avrebbero potuto quindi recuperarli in un secondo momento.Il problema però rimane che molti di loro di andare nei dormitori non hanno nessuna voglia: ed è più che comprensibile la paura che un contesto controllato possa incutere a persone senza regolari permessi, terrorizzati dai contesti collettivi e, talvolta, con disagi psichici importanti che non vengono quasi mai tenuti in considerazione.

Solo in quindici, si dice da Palazzo Marino, avrebbero accettato di recarsi al centro di via Sammartini, in cui viene loro assegnato un letto nei vari dormitori milanesi.

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