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04. 05. 2024 04:53

Influenza, a che punto siamo? Ferrante: «Sì, è importante vaccinarsi tutti»

Superato il picco dei casi, analizziamo i prossimi step con Pasquale Ferrante, professore di Microbiologia e Virologia alla Statale: «La Regione ha chiesto a tutti gli ospedali di approntare piani operativi per ridurre i disagi»

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Il picco sembra superato, ma i possibili rialzi, soprattutto tra i bambini, sono sempre dietro l’angolo. Il 2023 si è chiuso con un’impennata preoccupante di influenza e il 2024 si è aperto arrivando a un picco e a valori mai raggiunti nelle stagioni precedenti. Il sistema RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità per la prima settimana di gennaio ha registrato il massimo stagionale con 18,3 casi ogni mille abitanti. «La capacità dei virus influenzali di provocare a ogni inverno queste epidemie, deriva dalle caratteristiche biomolecolari del virus e dalla sua epidemiologia», afferma Pasquale Ferrante, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia Università degli Studi di Milano.

Influenza, Pasquale Ferrante (Università Statale): «Per evitare complicanze si consiglia riposo a letto, aumento del consumo di liquidi, sedativi della tosse, antipiretici e analgesici per la febbre e le mialgie»

 

influenza
 

I casi più frequenti in questo periodo a che tipo di influenza corrispondono?
«I virus influenzali sono suddivisi in tre tipi: tipo A e B che infettano di più gli esseri umani e C che infetta prevalentemente gli animali. Il tipo A è quello coinvolto nelle pandemie e nelle epidemie. A causa della elevata e continua ricombinazione i virus influenzali vengono definiti anche per la composizione antigenica. Nella stagione in corso il virus influenzale predominante è l’H1N1, dove per H si intende l’emoagglutinina e per N neuroaminidasi».

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Nelle strutture ospedaliere quale è la situazione?
«La frequenza dei virus influenzali e in particolare di H1N1 ha superato quella del Covid19. Finora il picco delle sindromi influenzali è stato osservato nella 51° settimana del 2023 e secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità abbiamo avuto un’importante diminuzione dei casi nella prima settimana del 2024».

A Milano qual è la situazione?
«Gli ospedali milanesi, ma non solo, sono costantemente sovraccarichi di pazienti nei pronto soccorso e nei reparti di degenza, soprattutto nelle aree di medicina generale e specialistica. Per questo la Regione Lombardia ha chiesto a tutti gli ospedali di approntare piani operativi per ridurre i disagi e mettersi nelle condizioni di curare ed assistere tutti i pazienti che ne hanno bisogno».

Come riconoscere questa influenza?
«Per poter definire con certezza che la sindrome influenzale sia dovuta ai virus influenzali è necessario prelevare un tampone nasofaringeo e inviarli ai laboratori del territorio. Le persone con influenza spesso avvertono febbre o brividi, tosse, mal di gola, naso chiuso, dolori muscolari e articolari, cefalea, e stanchezza».

Come affrontarla per non avere complicazioni?
«Attenzione ai soggetti anziani, a quelli affetti da particolari patologie e ai bambini fino ai 4 anni. Per evitare complicanze si consiglia riposo a letto, aumento del consumo di liquidi, sedativi della tosse, antipiretici e analgesici per la febbre e le mialgie. Evitare l’utilizzo di aspirina nei bambini e nei ragazzi per evitare la sindrome di Reye. Va ricordato che la mortalità per influenza è pari allo 0.1% e di solito si osserva nei soggetti a rischio».

La raccomandazione è quella di vaccinarsi?
«Tenendo contro dei cambiamenti sociali ed economici è importante sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale, da parte della popolazione generale e non solo nei soggetti appartenenti alle categorie a rischio».

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