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26. 04. 2024 15:42

Sulla Luna come in lockdown: l’Università Bicocca analizza gli impatti psicologici e le strategie di difesa in situazioni difficili

L'obiettivo è aiutare a migliorare il benessere psicologico degli astronauti che intraprendono future missioni a lungo termine nello spazio, ma anche comprendere alcuni aspetti implicati in periodi di confinamento e isolamento come quelli osservati nella pandemia di Covid-19

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Sulla luna come in lockdown. Un gruppo di ricercatori dell’università del Surrey, in Gran Bretagna, e di Milano-Bicocca vuole studiare l’isolamento sociale in ambiente lunare per capire gli impatti psicologici e le strategie che mettiamo in atto per sopravvivere in situazioni difficili.

 

Sulla Luna come in lockdown

Nasa. Lo studio partirà a settembre e si avvarrà della collaborazione di Saga Space Architects, per esplorare prima di tutto come possiamo sopravvivere sulla Luna, ma anche come potremmo viverci nel futuro, in vista della missione Nasa nel 2024. Sebastian Aristotelis e Karl-Johan Sørensen, della Saga Space Architects, vivranno all’interno di un pod, progettato da loro stessi, per ben 91 giorni, nella Groenlandia settentrionale, un luogo che riflette il difficile ambiente lunare, comprese le sue temperature gelide. Il pod è ermetico, portatile, pieghevole e autosufficiente ed è stato progettato per non lasciare traccia nell’ambiente.

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Missione. Il team studierà giorno per giorno le reazioni e l’adattamento all’isolamento sociale di Sebastian e Karl-Johan, tenendo traccia delle loro attività. Verranno anche misurate le percezioni del tempo degli architetti spaziali, le emozioni (positive e negative), i livelli di soddisfazione dei bisogni psicologici di base (per esempio autostima, controllo), le intenzioni comportamentali (tendenze aggressive) e le strategie di coping (meccanismi di adattamento e di risposta che una persona può adottare quando si trova in condizioni di stress di varia natura e/o particolarmente conflittuali).

Diario di bordo. Per registrare questi dati, Sebastian e Karl-Johan terranno diari giornalieri e completeranno un questionario di 20 minuti. I risultati di questo studio potranno aiutare a portare alla luce gli effetti dell’isolamento sociale in ambienti difficili e ci aiuteranno a creare strategie per combatterli, migliorando il benessere psicologico degli astronauti che intraprendono future missioni a lungo termine nello spazio. Ma questi risultati potrebbero anche essere applicati a periodi di isolamento come quelli osservati a causa del coronavirus.

Lo studio. «È un grande piacere sviluppare ricerche su un ambiente estremo come quello della Luna – dice Konstantin Chterev, alumnus dell’università del Surrey -. Sono entusiasta di lavorare con Patrice e Paolo in quella che sarà senz’altro un’affascinante ricerca». Prosegue Patrice Rusconi, docente di psicologia dell’ateneo inglese: «Lo studio psicologico degli effetti dell’isolamento sull’essere umano è una ricerca molto attuale e si apre a possibilità di utilizzo anche per altri settori, per esempio, se pensiamo agli effetti delle misure restrittive adottate in molti paesi come conseguenza della pandemia di Covid-19.

Futuro. È inoltre uno studio che guarda al futuro e fa eco al rinnovato interesse per l’esplorazione dello spazio». Inoltre «il progetto Lunark offrirà un’opportunità unica per studiare gli effetti dell’isolamento sociale estremo. Questo studio ci consentirà di esplorare la successione di pensieri, emozioni e strategie che potranno essere utilizzate per gestire i periodi di deprivazione sociale», conclude Paolo Riva, docente di psicologia sociale di Milano-Bicocca.

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