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21. 05. 2024 10:11

Sicurezza sul lavoro, in Italia oltre mille vittime all’anno. Sacco (CDI): «Prevenire morti e infortuni: si deve»

Serve più informazione per tutelare la salute sul posto di lavoro, ecco i diritti dei lavoratori

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In Italia nel 2023 più di 1.000 persone sono morte sul posto di lavoro e più di 500mila hanno avuto infortuni secondo i dati INAIL e il 2024 non si è aperto meglio con la Lombardia che peggiora il suo trend. Il 28 aprile è stata la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro; un motivo in più per capire diritti e doveri che servono a tutelare la salute dei lavoratori. «La normativa sulla sicurezza è raccolta nel DLgs 81 /2008 e fa riferimento all’insieme di misure, provvedimenti, valutazioni e monitoraggi da mettere in atto per tutelare la salute e l’integrità dei lavoratori, preservandoli dai rischi» afferma la dottoressa Paola Sacco del servizio di Medicina del Lavoro del Centro Diagnostico Italiano.

Sicurezza sul lavoro, Paola Sacco, del servizio di Medicina del Lavoro del Centro Diagnostico Italiano: «Più informazione e promozione di una cultura ragionata ad hoc»

sicurezza sul lavoro
 

Quali sono i lavoratori più a rischio degli ultimi anni?
«Gli occupati nei settori edile e agricolo sono le vittime più frequenti di incidenti mortali sul lavoro mentre il comparto della meccanica conta il maggior numero di infortuni gravi. Le cause più frequenti sono l’uso di attrezzature usurate dal tempo, la disattivazione dei sistemi di sicurezza dei macchinari o il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuali».

Quali sono le principali cause di morti sul lavoro?
«L’esposizione a lunghi orari lavorativi, che possono mettere a repentaglio l’attenzione del lavoratore. La mancanza di informazione, formazione e addestramento, soprattutto per il personale neoassunto o precario, il quale non addestrato può essere impiegato anche su macchine pericolose. Anche tempi di produzione ristretti possono portare a non rispettare le procedure e l’uso dei dispositivi di protezione collettivi o individuali: come ad esempio le imbragature di sicurezza».

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In che cosa consiste la sorveglianza sanitaria?
«La sorveglianza sanitaria sancisce il diritto della salute del lavoratore durante tutta la sua carriera lavorativa: è l’insieme di atti medici che hanno la finalità di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori in relazione ai fattori di rischio professionali legati sia all’ambiente di lavoro sia alle modalità del suo svolgimento».

Che cosa bisogna sapere?
«Il lavoratore è obbligato a sottoporsi alla sorveglianza sanitaria se in base al DVR risulta esposto ai fattori di rischio per i quali le norme di legge impongono la sorveglianza e il datore di lavoro è obbligato a far sottoporre i lavoratori a visita medica. Per la nostra Costituzione la salvaguardia della persona umana e della sua integrità psicofisica è un principio assoluto, il diritto al lavoro non deve essere in contrasto con la salute e la sicurezza del lavoratore».

Il CDI offre un servizio di medicina sul lavoro, quali sono gli obiettivi?
«Il CDI offre dei programmi della medicina in ambito lavorativo che spazia dai programmi di formazione generale e specifica ai corsi di sicurezza per le varie attività lavorative. Sono compresi anche programmi sanitari sulla salute dei lavoratori sui specifici rischi lavorativi e visite specialistiche mediche. Non da ultimo ci impegniamo in programmi di promozione sulla salute dei lavoratori».

Quali sono i maggiori requisiti per avere sicurezza sul posto di lavoro?
«La formazione sui rischi è fondamentale e va rinnovata sempre. Importante poi seguire le normative e i regolamenti in materia e la sicurezza delle attrezzature utilizzate. Devono anche essere forniti DPI adeguati, un piano di emergenza e un monitoraggio regolare delle condizioni di sicurezza. Deve essere promossa una cultura della sicurezza che valorizzi e incoraggi la conformità alle procedure. Inoltre, il medico competente è fondamentale per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza dei dipendenti».

 

DIRITTI DEL LAVORATORE SULLA SICUREZZA

1 . Essere sottoposto alla sorveglianza sanitaria durante tutta la carriera

2. Conoscere le limitazioni o prescrizioni che riguardano la sua mansione

3. Poter non essere d’accordo con l’idoneità stilata dal medico competente e quindi fare giudizio avverso all’idoneità ricevuta

4. Richiedere visita extra scadenza quando le condizioni di salute possono inficiare l’attività

5. Ricevere chiarimenti su tutti gli esami che vengono svolti all’interno della sorveglianza sanitaria

6. Ricevere tutti i DPI (dispositivi di sicurezza personali), cioè qualsiasi attrezzatura destinata al lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi

Fonte: CDI

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