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29. 04. 2024 03:22

Liceo Manzoni di Milano, finita l’occupazione. Gli studenti: «Vogliamo una scuola diversa»

Il collettivo studenti: «L'occupazione è l'atto politico più potente che noi studenti possiamo mettere in atto. La nostra critica è rivolta soprattutto al sistema scolastico italiano»

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Il liceo Manzoni di Milano, a indirizzo linguistico e tecnico economico, era stato occupato dagli studenti lo scorso martedì pomeriggio, in segno di protesta contro le condizioni all’interno dell’istituto di via Deledda. A guidare l’occupazione è stato il collettivo Manzoni antagonista, che aveva fatto girare un questionario tra i ragazzi della scuola per permettere loro di «esprimersi liberamente e in modo anonimo su questioni delicate che troppo spesso non vengono trattate propriamente o vengono sminuite da chi queste situazioni non le vive». Le risposte ottenute avevano «delineato una situazione preoccupante».

Liceo Manzoni di Milano occupato: le richieste degli studenti

La protesta al liceo Manzoni di Milano si è conclusa ieri, giovedì 19 aprile 2023, come riporta la pagina Instagram c.manzoniantagonista, in cui si legge: «In questi giorni abbiamo proposto una didattica alternativa, basata sui temi che vorremmo fossero affrontati ogni giorno a scuola, come lotta transfemminista, ambientalismo e internazionalismo. Nel corso dell’occupazione abbiamo avuto modo di confrontarci sui problemi relativi alla nostra scuola e abbiamo presentato una serie di misure volte a ridurre la pressione psicologica sugli studenti».

Il collettivo del liceo Manzoni di Milano ha poi elencato le proposte presentate la preside dell’istituto, Maria Rossi, e alla dirigente scolastica, Lucia Scopelliti. Proposte che, come si legge sempre nel post su Instagram, sono state accolte positivamente. Pertanto i vertici della scuola si impegneranno a:

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  • Aumentare il supporto psicologico per gli studenti, garantendo la possibilità di fissare più di un incontro a settimana
  • Progettare dei corsi di formazione mirata per i docenti riguardanti i seguenti argomenti: neurodivergenze, rapporti e iniziative destinate alla comunità LGBTQIA, stati d’ansia e gestione dei rapporti interpersonali, utilizzo degli strumenti tecnologici
  • Introdurre dei commenti personalizzati per tutte le votazioni numeriche date agli studenti
  • Eliminare il voto “1”
  • Calendarizzare un massimo di due verifiche, comprese quelle orali, al giorno
  • Istituire un tavolo di confronto paritetico tra rappresentanti degli studenti e rappresentanti dei docenti sui temi del Benessere Psicologico
  • Creare strumento dedicato rivolto agli studenti che, con garanzia di anonimato, potranno rappresentare situazioni di stress e disagio
Liceo Manzoni di Milano
Liceo Manzoni di Milano

Liceo Manzoni di Milano: le parole degli studenti

Secondo i ragazzi del liceo Manzoni di Milano, i risultati ottenuti da questa occupazione sono un ottimo punto di partenza per costruire una scuola migliore. «L’obiettivo – dicono – è quello di migliorare la salute mentale degli studenti, che è stata una delle cause principali che ci hanno spinto ad occupare. Tuttavia, ci sono ancora tante problematiche da risolvere, perciò saranno necessari un costante confronto tra noi studenti e un’elevata partecipazione del corpo studentesco sulle questioni che riguardano la nostra scuola».

In ogni caso la protesta dei giorni scorsi, come spiega il collettivo della scuola, non è un punto di arrivo ma un punto di partenza per costruire una scuola diversa. «Ci teniamo a specificare che abbiamo scelto questa forma di protesta in quanto l’occupazione è l’atto politico più potente che noi studenti possiamo mettere in atto e la nostra critica è rivolta soprattutto al sistema scolastico italiano, piuttosto che al liceo Manzoni di Milano».

E ancora: «Vogliamo che in tutte le scuole vengano portate tali proposte e che la politica si interessi maggiormente alla scuola, per cercare di risolvere le numerose problematiche che si riscontrano all’interno delle scuole, come la mancanza di infrastrutture adeguate, il PCTO e precarietà dei docenti, problemi evidenziati nel nostro comunicato iniziale. Chiaramente la nostra presidenza non ha competenza in merito, ma ha cercato di venirci incontro per quel che riguarda la nostra situazione nello specifico», si legge infine nel post pubblicato sui social dal collettivo.

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