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18. 05. 2024 07:47

Scuola in Lombardia, ancora troppe cattedre vuote. Nella Regione già 800 rinunce

«Abbiamo bisogno di concorsi più frequenti, con meno sbarramenti. Devono essere seri, ma meno respingenti»

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A circa due settimane dall’inizio della scuola in Lombardia, solo meno della metà delle cattedre libere è stata coperta. Ad oggi, in tutta la Regione sono state 9.500 le nomine. 11.500 i posti autorizzati. Oltre 20mila quelli vacanti. A fare il punto della situazione è Massimiliano Sambruna di Cisl Scuola Milano, che fornisce una serie di dati e lancia un allarme che tocca la città di Milano e non solo.

Scuola in Lombardia: le dichiarazioni di Sambruna

Massimiliano Sambruna spiega qual è la situazione delle cattedre vuote a scuola in Lombardia. «Sono state fatte 9.500 nomine nella Regione su 11.500 posti autorizzati per le assunzioni a tempo indeterminato. I posti vacanti però erano più di 20mila. Questo significa che è stato coperto meno della metà delle cattedre libere».

E ancora: «Non tutti i posti vacanti sono stati messi a disposizione per le assunzioni, perché la linea del ministero è stata quella di bandire i posti sulla base delle persone che erano in graduatoria, che non erano certo 20mila».

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Ma anche così, spiega, non si arriva a «coprire tutto». Il problema vero sarà il prossimo anno. Secondo l’esperto infatti «se non ci saranno procedure pronte torneremo ad avere il 35% di copertura rispetto alle cattedre vacanti».

Scuola in Lombardia

Scuola in Lombardia: la situazione cattedre

Per l’anno scolastico 2023-2024 sono stati ben otto i canali di reclutamento per gli insegnanti in Lombardia. Lo riferisce Jessica Merli, segretaria generale Flc Cgil Milano. La professionista spiega anche che è stato bandito un nuovo concorso a fine agosto ma ci sono forti dubbi sui risultati che si otterranno.

«Se non hai persone in graduatoria – spiega – è complicato: abbiamo bisogno di concorsi più frequenti, con meno sbarramenti. Soprattutto in alcune classi di concorso, come arte e immagine, ci sono state falciature terribili. Intendiamoci, i concorsi devono essere seri, ma meno respingenti».

E mentre gli esperti chiedono concorsi più frequenti e meno stringenti, arriva un’altra brutta notizia che riguarda la scuola in Lombardia. Al momento sono già arrivate, in tutta la Regione, ben 800 rinunce. Cio è legato al fatto che ci sono persone che hanno partecipato a più canali di reclutamento e hanno dovuto rinunciare a uno degli incarichi.

Oppure, racconta Merli «c’è chi è stato chiamato all’infanzia ma nel frattempo era passato di diritto alla primaria. C’è anche il caso di chi ha rinunciato perché assegnato per l’anno di prova in una provincia della Regione lontano da casa e magari ha figli piccoli e non ce la fa, ma non sono tantissimi».

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