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26. 04. 2024 10:19

La scuola Vivaio trasloca in viale D’Annunzio, ma i genitori protestano: «Struttura inadeguata»

Dopo l'ultimo sopralluogo, le famiglie degli alunni e alcuni professori hanno sottolineato l'inadeguatezza strutturale della nuova sede

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Mancano tre mesi alla prima campanella del nuovo anno scolastico, che la scuola Vivaio si prepara a vivere nei nuovi locali di viale D’Annunzio. Entro giugno verranno sistemati i nuovi arredi e sarà completato il trasferimento di archivi e attrezzature. Le polemiche però non si sono ancora frenate, nemmeno dopo l’ultimo sopralluogo tecnico avvenuto ieri, alla presenza della vicesindaca Anna Scavuzzo, del preside Lorenzo Alviggi e di alcuni rappresentanti del Consiglio d’istituto.

Scuola Vivaio, oltre il 19% degli studenti sono disabili

«Ieri si è svolto il sopralluogo presso i nuovi locali destinati alla scuola media Vivaio di Milano, che accoglie una percentuale straordinariamente elevata di studenti disabili ai sensi della Legge 104 – scrivono in un comunicato i genitori -. Secondo i dati Istat, la media nazionale dei ragazzi disabili si attesta intorno al 4,5%, mentre alla scuola media Vivaio tale percentuale supera il 19%».

scuola Vivaio
Scuola Vivaio

Scuola Vivaio, i problemi della nuova sede

«Durante l’ispezione, sono emerse preoccupazioni rilevanti riguardo all’adeguatezza strutturale dei nuovi spazi in relazione alle esigenze specifiche degli studenti disabili – denunciano i genitori -. È evidente che il rispetto delle norme minime non è sufficiente, poiché è fondamentale tener conto della particolare utenza che frequenta la scuola. In particolare, sono stati rilevati corridoi stretti che rendono estremamente difficile l’accessibilità e la fruibilità degli spazi comuni per gli studenti con disabilità. La palestra presenta gravi limitazioni strutturali e la mancanza di bagni adeguati per i disabili rappresenta un’ulteriore preoccupazione».

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Scuola Vivaio, l’appello dei genitori al Comune

E ancora: «Si riscontrano dislivelli che richiedono l’installazione di montascale, alcuni dei quali non ancora presenti, con conseguenti impatti sull’autonomia e la mobilità degli studenti con disabilità. La presenza di barriere architettoniche, come porte anti-incendio e percorsi complessi, compromette ulteriormente l’accessibilità e la sicurezza degli alunni, soprattutto di coloro con ipovisione, autismo o disabilità motorie. Le famiglie degli alunni, profondamente preoccupate, insieme ad alcuni professori, sottolineano l’inadeguatezza strutturale ed auspicano che il Comune voglia finalmente cercare di individuare un percorso condiviso per il futuro di questa scuola».

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