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29. 04. 2024 02:08

Nuovo caso di abbandono di neonato a Milano: partorito in un capannone

Solo tre giorni fa la vicenda di Enea

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Un nuovo caso di abbandono di neonato a Milano. A pochi giorni da quanto accaduto con il piccolo Enea, lasciato al Policlinico dalla madre, un nuovo episodio è avvenuto oggi: una giovane donna, dopo aver partorito in un capannone abbandonato, ha portato la sua bimba appena nata all’ospedale Buzzi di Milano e l’ha lasciata lì. La donna, una 40enne italiana senza fissa dimora, si è presentata nella clinica accompagnata dal personale del 118; avrebbe dato alla luce sua figlia in una struttura abbandonata in via Giovanni Barrella, in zona Quarto Oggiaro.


Scrivevamo il 10 aprile 2023

La “Culla per la vita” della Mangiagalli si è riempita nel giorno di Pasqua. Per chi non lo sapesse, si tratta di uno strumento creato per aiutare le madri in difficoltà che, dopo aver dato alla luce un figlio, possono lasciarlo alle cure dei medici. È solo il terzo caso dal 2007, da quando è stata istituita.

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Culla per la vita, il bambino

Il piccolo Enea, nato qualche giorno fa, sta bene e pesa 2,7 kg. Ora è sottoposto agli esami di routine dal reparto di Neonatologia dell’ospedale, che si sta prendendo cura di lui, dopo la comunque non facile decisione della madre. La legge prevede che sia possibile partorire in clinica in totale anonimato e a volte i genitori si affidano alla culla per non incontrare nessuno in questa dolorosa decisione.

Clinica mangiagalli
Clinica mangiagalli

Culla per la vita, storia

La “Culla per la vita” ha una tapparella che viene alzata per accogliere il bambino al suo interno, in attesa che il personale sanitario presti le prime cure. L’ultima volta che un bimbo venne lasciato nella Culla fu nel 2016. Il piccolo in quel caso aveva qualche mese ed era in buone condizioni. Alla notizia dell’abbandono allora tantissime furono le richieste per l’adozione.

Non solo culla per la vita

Da una donna di cinquant’anni è stato rimosso un tumore di ben 42 kg all’ovaio considerato da diversi medici inoperabile: questo è quanto successo, in sostanza, alla clinica Mangiagalli di Milano. C’è parla addirittura di «miracolo» e chi gioisce per il record segnato dalla nota struttura ospedaliera meneghina. La storia della paziente, la signora Rachele, è una storia tutt’altro che semplice ma che, come dicono i medici stessi, si è conclusa con un lieto fine.

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