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19. 04. 2024 03:32

Lea Garofalo: vandali bruciano la targa in sua memoria

Danneggiata l’effige che si trova in Piazza Prealpi, lì dove la testimone di giustizia fu torturata e uccisa

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Qualcuno ha bruciato la targa dedicata a Lea Garofalo che si trova in Piazza Prealpi a Milano. A denunciarne l’accaduto, con un post sul proprio profilo Facebook, è stata la segretaria metropolitana del Partito Democratico di Milano, Silvia Roggiani: «Un ennesimo indegno sfregio a Lea Garofalo – scrive sul social network – La sua targa in piazza Prealpi, dove la testimone di giustizia fu torturata e uccisa, è stata nuovamente bruciata. Una vergogna senza fine, quella di chi vorrebbe annientare il ricordo di una donna coraggiosa che osò sfidare la ‘ndrangheta e per questo venne uccisa. Ma non ci riusciranno: nessuno potrà mai scalfire la memoria di Lea Garofalo, un esempio e un modello a cui la nostra città e le giovani generazioni guardano. L’impegno a difendere la legalità e a combattere la mafia sarà sempre più forte di ogni riprovevole e vile atto di vandalizzazione». 

Lea Garofalo, la targa fu già vandalizzata in passato

Non è la prima volta che viene vandalizzata la targa in ricordo di Lea Garofalo. E il prossimo 3 ottobre ci sarà la sostituzione della targa vandalizzata con una definitiva in pietra. Lea Garofalo venne uccisa il 24 novembre del 2009 dall’ex marito e dal cognato, Carlo e Vito Cosco, ‘ndranghetisti e crudeli a tal punto da dare fuoco al corpo di Lea dopo il delitto, per farne sparire i resti. «A questi atti vili risponderemo sempre a testa alta e alla luce del sole: metteremo una nuova targa, come abbiamo già fatto e terremo vivo il ricordo di Lea, donna coraggiosa ed esempio per tutti e tutte noi”, ha scritto la candidata presidente del municipio 8 Giulia Pelucchi. “Una cosa inaccettabile: continueremo a vigilare su piazza Prealpi e sulla panchina rossa dedicata a Lea Garofalo, l’ennesimo atto di oltraggio alla sua memoria non è tollerabile”, hanno sottolineato Paolo Limonta ed Elena Lattuada, capilista di Milano Unita. “La panchina dedicata a Lea Garofalo, che l’Anpi e Libera hanno voluto simbolicamente proprio in piazza Prealpi, zona da sempre in mano agli affari dei clan calabresi, ha bisogno di attenzione e di cura. Cura per la città e per il quartiere in cui si vive, cura per il proprio territorio. Proprio nella settimana in cui Milano ospiterà gli incontri della Pre-Cop 26 – hanno proseguito Limonta e Lattuada – e proprio nei giorni in cui il coinvolgimento dei giovani verso le tematiche ambientali è tornato di attualità, Milano Unita vuole sottolineare come il tema della legalità debba essere appaiato al tema della coscienza ambientale. Entrambi appartengono a pieno titolo alla stessa battaglia: quella per una migliore qualità della vita, obiettivo che può essere perseguito prendendosi cura del territorio in cui si vive. Anche impegnandosi nella lotta alla criminalità e coltivando la memoria delle vittime di mafia. Cosa che in piazza Prealpi, con l’aiuto di tutto il resto della città, deve continuare a essere fatta”.

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