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09. 05. 2024 00:44

Altro Giro, altre corse. Adorni: «Il Tour si è preso la parte migliore»

L'Uci fissa un nuovo calendario, la corsa rosa ad ottobre in contemporanea con diverse classiche e con la Vuelta

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Il nuovo countdown in bella mostra sul sito del Giro d’Italia segna -149. Sono i giorni che mancano alla corsa rosa dopo che l’Uci ha comunicato il nuovo calendario mondiale.

Uno stravolgimento che riguarda tutte le gare, quelle da un giorno e quelle a tappe, rivoluzionate da un periodo compresso nel quale molti appuntamenti andranno sovrapponendosi.

 

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Giro d’Italia, nuovo calendario

«Abbiamo fatto una serie di proposte alternative che a nostro giudizio avrebbero limitato alcune sovrapposizioni di calendario – le parole degli organizzatori di Rcs –. Queste proposte non sono state recepite. Riteniamo comunque questo risultato importante per la ripartenza, soprattutto in questo momento, vista la drammatica situazione sanitaria che sta colpendo tutti i settori della nostra vita».

Decisioni. Nelle scelte dei corridori e dei direttori sportivi, il Giro dovrà vincere una concorrenza importante. Partirà il 4 ottobre e si concluderà il 25 con la crono da 16,5 chilometri prevista a Cernusco sul Naviglio, con arrivo a Milano.

Negli stessi giorni si correranno Liegi-Bastogne-Liegi (4 ottobre), Amstel Gold Race (10 ottobre), Gand-Wevelgem (11 ottobre), Giro delle Fiandre (18 ottobre), Tre giorni di Bruges-De Panne (21 ottobre) e Parigi-Roubaix (25 ottobre), più la Vuelta che durerà dal 20 ottobre all’8 novembre.

«Ma è un appuntamento che giudico meno pericoloso rispetto agli altri – spiega a Mi-Tomorrow il vincitore del Giro d’Italia del 1965, Vittorio Adorni –. Sarà molto difficile, anche perché ci sono corridori che spesso puntano a entrambi i tipi di gara. Il Tour si è preso la parte migliore, da fine agosto a metà settembre.

Al Giro tocca ottobre, sperando che sia un mese buono. Io ho vinto la corsa nel ’65 in mezzo alla neve, quando siamo arrivati sullo Stelvio. In montagna è successo di veder fioccare anche a maggio. Magari si potrebbe anticipare la partenza di qualche ora, visto che si accorceranno le giornate. I rischi ci sono, ma non c’è alternativa».

Quanti nodi. Più che altro, la speranza dell’Uci e di tutti quelli che gravitano attorno al mondo del ciclismo è che il coronavirus sia solo un ricordo, una volta in sella alle biciclette:

«Il ciclismo è particolare, non c’è solo la questione della vicinanza tra gli atleti, ma anche quella legata alla gente che va sulle strade. Non si può pensare di togliere le persone dalle grandi salite. Al massimo si copriranno un po’ di più, ma l’appassionato di ciclismo non ha paura del freddo. Sono certo che i grandi assembramenti ci saranno anche con le nuove date».

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Giro d’Italia e non solo, le nuove date del World Tour

8 agosto
Milano-Sanremo

4-25 ottobre
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31 ottobre
Giro di Lombardia

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