Milano-Sanremo, conosciuta come la classicissima del ciclismo e evento che segna l’inizio della stagione agonistica su due ruote, subisce un cambiamento significativo. Quest’anno, per il secondo anno consecutivo, la partenza della storica gara non avverrà a Milano. Gli appassionati milanesi dovranno infatti recarsi a Pavia per assistere alla partenza dell’attesa gara del 16 marzo. Dopo il trasloco della partenza ad Abbiategrasso nel 2022, la scelta è caduta su Pavia, situata a circa 46 chilometri da Milano.
Milano-Sanremo, il dibattito tra gli appassionati è aperto
Questa decisione ha suscitato delusione tra gli sportivi milanesi e ha acceso un dibattito: dovrà la Milano-Sanremo cambiare nome? Alcuni fan del ciclismo ricordano che non è la prima volta che il nome di una corsa non corrisponde esattamente ai luoghi di partenza e arrivo. Ad esempio, la Parigi-Roubaix da tempo parte da Compiègne anziché da Parigi. Tuttavia, questo non ha diminuito il fascino della gara. Gli appassionati si chiedono se sarà il destino anche della Milano-Sanremo e attendono una reazione da parte del Comune di Milano.
Il percorso storico rimane
Nonostante il cambio di partenza, il percorso storico della Sanremo rimarrà invariato, mantenendo la sua lunghezza di circa 300 chilometri, la distanza più lunga tra le cinque Classiche Monumento. Il tracciato ha subito poche variazioni nel corso degli anni: nel 1960 fu aggiunta la salita del Poggio, seguita dalla Cipressa nel 1982. Dal 2008 al 2013, la corsa ha incluso anche la salita all’altopiano delle Manie, poi rimossa.
Una sfida per Milano e il ciclismo
La decisione di spostare la partenza della Milano-Sanremo rappresenta una sfida sia per la città di Milano che per il mondo del ciclismo. Se da un lato la corsa conserva il suo tracciato storico e la sua lunghezza imponente, dall’altro la perdita della partenza da Milano potrebbe avere un impatto sulla tradizione e sull’identità della gara. Resta da vedere come questa variazione influenzerà la percezione e il prestigio della classicissima nel mondo del ciclismo internazionale. Rimane la beffa clamorosa, per il secondo anno consecutivo, risultato finale di una serie di scelte che allontanano sport e sponsor dalla città, come gli alti costi di gestione.
