Morta Giusi Ferrè. Riassumere in poche quello che è stato è impossibile, il mondo della moda ma anche del giornalismo italiano piangono la scomparsa di colei che, a tutti gli effetti, ne è stata una massima rappresentante. Fu lei, ad esempio, a poter avere l’onere e l’onore di intervistare per prima Miuccia Prada. E fu lei, di fatto, a trasformare in ironia un mondo troppo fatto di serietà, creando la rubrica Bucce di Banana.
Morta Giusi Ferrè, addio allo stile (giornalistico e non solo)
A 76 anni è morta Giusi Ferré. Lei che, malata da tempo, si era nascosta dal jet set e aveva deciso di trascorrere gli ultimi periodi di vita nel privato. Nata a Milano da famiglia di milanesi doc, suo papà era un tranviere, sua mamma casalinga. Amava vestire di nero, il suo colore preferito; attorno alla sua figura sono cresciuti una selva di giornalisti di costume, tra i quali Quirino Conti; imparentata probabilmente con Gianfranco Ferré, di cui negava però il legame familiare, usò la macchina da scrivere fino all’ultimo. La sua carriera è partita da Epoca, poi Linea Italiana, Linea Sport, Europeo, Io Donna (dove ideò «Bucce di banana»).
Una lunga carriera tra libri e interviste
Nata a Milano il 16 dicembre del 1946, iscritta all’Ordine dei giornalisti dal 4 dicembre 1975, si occupò prevalentemente di moda e tendenze. Molti i libri scritti: da “Timberlandia” (1987) ad “Alberta Ferretti: lusso, calma, leggerezza” e “Gianfranco Ferré: la poesia del progetto” (entrambi del 1998); e poi ancora “Gianfranco Ferré: itinerario” (1999), “Now and… Moncler 1952-2002” (2002) e “Buccia di banana: lo stile e l’eleganza dalla A alla Z” (2012). Per la televisione ha ideato “Oltremoda Raiuno” (2002-2009), “Buccia di banana” (2010-2012), Italia’s Next Top Model (2011) e Processo X factor (2009).
