Giorgio Armani in una recente intervista rilasciata alla Nuova Sardegna sull’apertura di una nuova boutique a Porto Cervo, ha speso qualche parola anche sulla tanta solidarietà dedicata alla città di Milano durante la pandemia.
Giorgio Armani: «Abbiamo il dovere morale di fare da esempio»
Per Re Giorgio parlano i numeri: ha donato 1.250.000 euro agli ospedali Sacco e San Raffaele, all’Istituto dei Tumori di Milano, allo Spallanzani di Roma e a supporto dell’attività della Protezione Civile.
Il 26 marzo 2020, poi il Gruppo Armani ha comunicato la conversione di tutti i propri stabilimenti italiani nella produzione di camici monouso destinati alla protezione individuale degli operatori sanitari.
Non solo: sono stati destinati ulteriori sostegni agli ospedali di Bergamo, di Piacenza e della Versilia, arrivando ad una donazione complessiva di 2 milioni di euro. Anche l’Olimpia Milano ha fatto la sua parte rinunciando a una parte degli stipendi, con una donazione di un milione di euro.
Alla domanda su come avesse vissuto la pandemia, Giorgio Armani ha risposto così: «Con apprensione, come credo tutti, ma anche con il desiderio di impegnarmi a fare qualcosa per la comunità. I personaggi in vista nei momenti bui hanno a mio avviso il dovere morale di fare da esempio, con i fatti e non solo con le parole. Per me è stato un modo per vivere la pandemia non chiudendomi in me stesso, ma pensando agli altri».