Con lo scoppio della pandemia è cresciuto il numero di case sfitte a Milano. Gran parte dei lavoratori, così come gli studenti, hanno preferito tornare nei propri paesi d’origine grazie anche alle possibilità offerte dallo smart working e dalla didattica a distanza. Tuttavia, uno studio condotto dall’osservatorio di Immobiliare.it rivela come i canoni d’affitto non stiano ancora subendo flessioni.
I dati. Negli ultimi sei mesi a Milano la disponibilità di case in affitto è aumentata del 68,7%. Per quanto riguarda le camere vuote da affittare agli studenti si è registrato addirittura un +290%. Ciò nonostante il prezzo medio per l’affitto di un bilocale a Milano resta di circa 1200 euro, ovvero quanto uno stipendio base.
Carlo Giordano, l’amministratore delegato di Immobiliare.it, ha provato a dare una spiegazione allo strano fenomeno. « Di mezzo c’è stata l’estate – sottolinea l’ad-. Ora invece i proprietari potrebbero cominciare a preoccuparsi, visto che anche a settembre il trend non è cambiato. E potrebbe non mutare anche nelle prossime settimane per alcuni fattori».
In sostanza il calo degli affitti sarà solo questione di tempo. «Salvo miracoli di boom economici immediati, a novembre il mercato degli affitti sarà ancora in difficoltà – aggiunge Giordano -. A quel punto, i proprietari si ritroveranno con le case vuote da un bel po’ e quindi saranno più tentati di abbassare i prezzi».